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Pescara, 18/12/2025
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Data: 19/05/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Elezioni, corsa al centro, c’è un movimento civico. Masci e Srour uniscono le forze, partiti in fermento in attesa del voto

PESCARA Le elezioni regionali sono all’orizzonte e i politici si muovono per tempo per farsi trovare pronti all’appuntamento, magari con vestiti nuovi. Luciano D’Alfonso è in marcia già da un bel pezzo, Gianni Chiodi ha fin qui scelto ritmi più sincopati. Ma, oltre ai duellanti annunciati per la leadership, c’è tutto un mondo intorno. Specie a centrodestra s’odono vari squilli di tromba: i cosiddetti «dissidenti» del centrodestra hanno presentato le loro proposte, stanchi di aspettare le mosse dell’esecutivo regionale per un’agenda di fine legislatura, e già c’è in campo un’altra squadra, quella che riunisce Carlo Masci e Mimmo Srour in un movimento civico che vuole ampliare l’esperienza delle liste «territoriali» come sono le due Rialzati di Masci, aprendosi al maggior numero possibile di contributi per diventare, da qui al voto, un polo alternativo ai maggiori partiti, e in grado di condizionarne le mosse.
LA SFIDA
Dice Masci: «La sfida lanciata da Rialzati Abruzzo attraverso la candidatura al Senato, in piena autonomia, è diventata in maniera naturale il punto di partenza per una presa di coscienza collettiva che ha riguardato movimenti civici, associazioni di volontariato, comitati di scopo a difesa delle identità territoriali, singole persone interessate al bene comune. Vogliamo che il fermento ideale che cresce nella società non rimanga esercizio retorico ma definisca una stagione da protagonisti con la volontà di risolvere i problemi reali delle nostre comunità. Con questo spirito è nata un'intesa, s’è sviluppato un patto federativo tra Rialzati Abruzzo e altre forze civiche, movimenti, comitati, associazioni e persone per dare sostanza ad un progetto politico». Annunciati in arrivo nel nuovo soggetto politico nomi noti dell’area di centro, ma il tandem Masci-Srour punta, più che altro, ad attrarre amministratori locali e personalità che abbiano un seguito nelle rispettive comunità, insomma gente dalla solida presa sul territorio, un movimento il più possibile «dal basso», per capirci.
SORPRESE
Naturalmente tutto quanto si muove all’interno e nei pressi dei partiti tradizionali dovrà fare i conti, al momento del voto regionale, con la realtà emergente, anzi già molto emersa alla luce del successo conquistato alle politiche, del Movimento5Stelle. Come dire che dalle regionali potrebbero venir fuori sorprese ad oggi non immaginabili.

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