PESCARA Sono in cento e aspettano da due settimane di sapere che fine faranno dopo che l’Arpa, la loro azienda di riferimento, ha deciso di affidare ai privati i servizi che loro svolgevano. Il caso è quello che avvolge Sistema, spa del gruppo Arpa (la più grande azienda pubblica di trasporti ), e che gestisce i servizi complementari al trasporto quali pulizia, rifornimento e movimentazione bus nonché la vendita dei biglietti di viaggio e call center. Ebbene qualche tempo fa l’Arpa ha deciso di cedere le quote azionarie della spa a privati, cioé il 62% del capitale. In questo modo Sistema passerebbe di mano alla vigilia di una riforma regionale che prevede l’accorpamento e fusione delle tre società regionali di trasporto. I rappresentanti sindacali di Sistema - Rolandi della Filt Cgil, Di Naccio della Fit Cisl, Murinni della Uil Uilt e Lizzi della Faisa Cisal - vedono questo passaggio ai privati fitto di dubbi e interrogativi. Temono che per i cento lavoratori ci sia un futuro di precariato e dismissioni. C’è già stato uno sciopero, ma un altro verrebbe proclamato se mercoledì, al termine di un incontro con la Regione, non venissero date risposte certe sul futuro di Sistema spa. I lavoratori ribadiscono la loro contrarietà al progetto di Arpa e propongono che Sistema venga trasformata nell’azienda unica dei servizi a terra, in concomitanza con la riforma regionale dei trasporti che dovrebbe portare alla nascita di un’unica, grande azienda di bus e pullman. Ma la decisione spetta alla Regione.