La Provincia di Teramo ha anche approvato l’intesa per il contratto integrativo della dirigenza: il fondo (voci accessorie del contratto per posizione e risultato) ammonta a 683 mila euro comprensivo sia dei compensi in favore dell’avvocato dirigente (derivanti da condanna alle spese della controparte) 130 mila euro; sia dei compensi legati all’attività di progettazione di circa 16 mila euro. Una somma che ha fatto scalpore in città, soprattutto per i tempi di ristrettezze che si stanno vivendo: «I dirigenti percepiscono somme eccessive» riscontra lo stesso presidente Catarra che ammette anche di non aver un rapporto idilliaco con loro. Si difende dichiarando che «via Milli ha ridotto i dirigenti da 14 a 7 e i costi della struttura dirigenziale: dal 2009 si sono dimezzati da 1,7 mln di euro a 993 mila. Abbiamo anche rimodulato il fondo di produttività» conclude Catarra.
Intanto, dopo il decreto ingiuntivo accolto dal Tribunale di Roma che irrorerà le casse della Provincia di Teramo di circa 15 milioni di euro tintinnanti, Catarra ci riprova. Nelle intenzioni di via Milli c’è la volontà, questa volta, di emettere un decreto ingiuntivo nei confronti del Prefettura di Corso San Giorgio, perché moroso di quasi due anni di affitti ancora da riscuotere. Una somma di quasi 600 mila euro per ben 5 mila metri quadri in pieno centro, secondo i calcoli della Provincia rivisti però al ribasso, tanto che si attende ancora la valutazione richiesta da tempo al Demanio. Il canone di locazione (30 mila euro mensili, ma la valutazione è ancora da stabilire esattamente) non è stato più versato nelle casse di Via Milli dal primo Ottobre del 2011 causando ulteriori aggravi di spesa per le casse già pesantemente sfibrate: solo oggi l’assessore alla viabilità rende noto che le 40 mila euro mensili per la manutenzione delle strade sono state ridotte a poche migliaia di euro, aumentando le criticità di per sé già pesanti per una situazione generale disastrosa. A questo punto la Provincia di Teramo sta pure pensando di alienare l’immobile, che potrebbe far incassare una decina di milioni di euro. Una strada che si sta facendo largo, dal momento che la stessa Prefettura sul suo sito riporta che sta cercando una nuova sede.