ISERNIA La Transiberiana d’Italia, almeno per un anno, non sarà smantellata. Ma i prossimi mesi dovranno servire a trovare soluzioni concrete per mantenere in vita e potenziare l’antica tratta ferroviaria, dal punto di vista turistico, certo, ma anche per il trasporto merci. E perciò è indispensabile la sinergia tra le Regioni Abruzzo e Molise. Questo, in pratica, quanto emerso dall’incontro che si è tenuto a Isernia per studiare le messe da mettere in campo per salvare la linea ferroviaria Sulmona-Carpinone. L’appello, lanciato da Transita Onlus, è stato accolto da tanti cittadini, sia molisani che abruzzesi, ma anche dal mondo politico e sindacale. «Abbiamo preso la situazione di petto – ha detto l’assessore regionale ai Trasporti Pierpaolo Nagni – e abbiamo scongiurato per il momento la soppressione della tratta. Rfi ci ha assicurato che prima di passare ad una eventuale chiusura della tratta ferroviaria ne darà comunicazione alle Regioni, alle associazioni ed alla cittadinanza, permettendo così di poter prendere eventuali decisioni». Decisioni che quindi vanno prese in tempi stretti e per l’assessore è necessaria una concertazione con la Regione Abruzzo «perché – ha sottolineato – da soli non andiamo da nessuna parte». Per questo Nagni ha convocato per il prossimo 3 giugno un tavolo a cui saranno invitati amministratori abruzzesi e molisani. L’incontro si terrà a San Pietro Avellana. «Abbiamo la certezza – ha invece sottolineato il presidente di Transita Francesco Tufano – che linea resterà aperta per almeno il prossimo anno 2014. Ma ora lavoriamo tutti uniti affinché siano ripristinati alcuni treni per pendolari, alcune relazioni fra Napoli e Pescara e siano potenziati anche i treni turistici abbassando le quote d'affitto dei materiali. Io sono convinto che questo avverrà ma non dobbiamo abbassare la guardia. Del resto l'attenzione che vi era ieri su questa tratta non è quella che vi è oggi quindi, se continuiamo a fare gruppo, riusciremo sicuramente a compiere quello che molti di noi pensavano potesse essere solo un autentico miracolo: tenerla aperta ai pendolari, ai collegamenti Adriatico-Tirreno ed ai treni turistici».E sulla necessità di fare rete ha posto l’accento anche il segretario della Cgil Erminia Mignelli, che a chiesto alla politica di fare la sua parte con una programmazione seria per il rilancio del territorio. «In questo momento – ha sottolineato – bisogna fare delle scelte partendo dal territorio». Intanto, sempre per quel che riguarda il trasporto ferroviario, buone notizie sono arrivate anche da Bari, dove il governatore Frattura ha partecipato all’incontro tra Regioni, Ferrovie e governo centrale per discutere del potenziamento della dorsale adriatica. «Quanto al collo di bottiglia sulla Termoli-Lesina - ha detto l’amministratore delegato di Ferrovie Moretti - ricordo che abbiamo perso 400 milioni ed abbiamo ancora soltanto un binario. Facciamolo questo raddoppio del binario in sede verso l'adriatica non da lato mare. Contemporaneamente affrontiamo anche la questione delle merci»