Iscriviti OnLine
 

Pescara, 18/12/2025
Visitatore n. 750.317



Data: 25/05/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Abruzzo, 100mila alle urne in 28 comuni. Seggi aperti domani e lunedì. In nove centri si voterà per la prima volta con la doppia preferenza uomo/donna

PESCARA Domani e lunedì si vota in 28 Comuni abruzzesi per un totale di oltre 100 mila elettori per 1.200 candidati (di cui 101 per la carica di sindaco) e 230 posti nei consigli. Il test più interessante riguarda Sulmona, unico tra i Comuni che supera i 15mila abitanti e che dunque potrebbe tornare alle urne al ballottaggio di domenica 9 giugno.Ma ugualmente interessante è il test che riguarda i 9 comuni che superano i 5mila abitanti e che saranno il banco di prova della nuova legge che disciplina la doppia presenza di genere. Gli elettori di Alba Adriatica, Atri, Cepagatti, Pianella, Loreto Aprutino, Notaresco, Sulmona, Carsoli e Civitella del Tronto per la prima volta nella storia della Repubblica , potranno apporre sulla scheda elettorale non uno, ma due cognomi di candidati consiglieri della stessa lista, purchè siano un uomo e una donna. «È una vera e propria conquista», commenta la presidente della commissione regionale Pari opportunità Gemma Andreini «che mira a promuovere il riequilibrio delle rappresentanze di genere nelle amministrazioni locali, modificando in primo luogo la normativa per l’elezione dei consigli comunali. Per i Comuni con popolazione superiore a 5 mila abitanti, la legge, riprendendo un modello già sperimentato nel 2009 dalla legge elettorale regionale della Campania, prevede una duplice misura: la cosiddetta quota di lista, secondo la quale nelle liste dei candidati nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore a due terzi, e per adesso nei Comuni sopra i 15 mila abitanti il mancato rispetto di questa quota può determinare la decadenza della lista stessa. Contestualmente c’è l’introduzione della doppia preferenza di genere, che consente all’elettore di esprimere due preferenze, anzichè una, purchè riguardanti candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza». La stessa normativa prevede disposizioni per la formazione delle giunte comunali e provinciali, dove donne e uomini devono essere presenti nel rispetto delle pari opportunità. Nella legge sulla par condicio viene, infine, sancito il principio secondo cui i mezzi di informazione, nell’ambito delle trasmissioni per la comunicazione politica, sono tenuti al rispetto dei principi di pari opportunità tra donne e uomini sanciti dalla Costituzione. Ma le novità mirate a favorire la parità di genere riguardano anche il finanziamento ai partiti: con l’introduzione della legge 96 del 2012, che prevede per le elezioni politiche, europee e regionali, la decurtazione del 5 per cento dei contributi per i partiti che presentano un numero di candidati del medesimo sesso superiore ai due terzi del totale. «Si tratta» continua Andreini «di un grande passo verso una democrazia paritaria che si scontra ancora con le resistenze verso l’introduzione di questo strumento utile a sostenerla, un vero e proprio passo avanti rispetto alla sola previsione di quote obbligatorie nella composizione in lista, che rischiano di conferire alle donne un ruolo riempitivo. Tutte noi componenti della Commissione, insediatasi da poco più di una settimana, crediamo sia in atto una trasformazione culturale e che l’appuntamento di domenica e lunedì prossimi possano rafforzarla e darle nuova linfa vitale». La doppia preferenza era stata proposta anche nel testo della nuova legge elettorale regionale ma l’emendamento fu respinto dall’aula.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it