PESCARA Una buona fetta dell'elettorato abruzzese torna alle urne domani e lunedì per eleggere sindaci e consiglieri di 28 Comuni. Il più grande è Sulmona, segnato tra l'altro dalla drammatica scomparsa del candidato sindaco Fulvio Di Benedetto, stroncato da un malore nel pieno della campagna elettorale. Domani urne aperte dalle 8 alle 22, lunedì dalle 7 alle 15. Gli aventi diritto al voto sono 120.531, il 10% circa dell'intera popolazione abruzzese. Dunque è quello che per la statistica viene definito un test sufficientemente rappresentativo per conoscere l'orientamento degli elettori in vista delle regionali. A tre mesi dal voto per le politiche, il rischio di indigestione da seggio è comunque altissimo. Questo non sembra tuttavia aver scoraggiato la politica, con l'assalto di ben 114 liste nei 28 Comuni e di 101 aspiranti sindaci.
MENO CONSIGLIERI
Una tornata amministrativa caratterizzata da molte novità. Intanto la forte riduzione sancita dalla legge 215, che porta da 16 a 10 il numero dei consiglieri eleggibili nei Comuni sopra i 10mila abitanti, riducendoli a sette per i centri con meno di 5mila residenti. Nei Comuni sotto i mille abitanti viene addirittura cancellata la giunta, consentendo praticamente al sindaco di operare come una sorta di piccolo monarca. L'altra importante novità riguarda il cosiddetto voto di genere, anche questo previsto dalla nuova legge ma solo per i Comuni sopra i 5mila abitanti: consente di esprimere contemporaneamente il voto per due candidati, purché di sesso diverso, con la possibilità concreta di aumentare la presenza femminile nei consessi civici. Novità passata quasi sotto traccia secondo la denuncia fatta ieri dalla Commissione Pari opportunità della Regione, che parla di «debutto nel silenzio» di questa importante normativa.