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Data: 25/05/2013
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
Sulmona va alle urne Figli d’arte in lizza Ultimi duelli elettorali nelle piazze Gli appelli delle sette coalizioni

SULMONA Domattina alle urne una città incerta, ancora turbata dalla morte improvvisa del candidato sindaco di Sulmona Unita, Fulvio Di Benedetto. Nessun decreto ha sancito il rinvio elettorale reclamato a gran voce da parlamentari e da tre candidati sindaci (Di Ianni, De Paolis e Lucci). L'esito delle elezioni perciò sarà ancora più imprevedibile. Peserà molto l'incognita del voto al candidato sindaco deceduto. Le urne diranno se l'appello a un voto per Di Benedetto sarà stato raccolto dagli elettori, circa ventiduemila aventi diritto. Sulmona Unita propone cinque liste: LeAli per Sulmona, Sulmona Futura, Sulmona al Centro, Partito socialista, Sulmona Democratica. Il centrodestra, diviso in due, propone candidati sindaci Luigi La Civita, sostenuto dal Pdl e da Giovani Futuro, ed Enea Di Ianni, vice sindaco uscente, con Fratelli d'Italia e Il Popolo di Sulmona. A questa coalizione la commissione elettorale circondariale ha bocciato la lista Alleanza per Sulmona. L'ex vice sindaco ed ex presidente della Provincia, Palmiero Susi, è il candidato sindaco di Sulmona Viva e Per la mia Sulmona. Peppino Ranalli è il candidato sindaco del centrosinistra con Pronti per cambiare, Certo che partecipo, Pd, Sel, Riformisti per Sulmona e Noi Sulmona per Ranalli. Gianluca De Paolis è il candidato sindaco del M5S e Alessandro Lucci è il candidato sindaco di Sulmona Bene in Comune (Sbic). La campagna elettorale era cominciata in sordina. Eppure polemiche l'avevano preceduta un po'in tutti i fronti. Le primarie del centrosinistra per un momento hanno vacillato. Il centro, raccolto in Sulmona Unita, fino all'ultimo ha cercato un candidato sindaco, prima lanciando anch'esso le primarie, poi rinunciandovi e alla fine candidando Fulvio Di Benedetto, la cui tragedia si è consumata a metà della corsa elettorale, lo scorso 15 maggio. Scontri hanno segnato anche il centrodestra, diviso tra continuità e rinnovamento. Una divisione insanabile tra il gruppo fedele all'ex sindaco Fabio Federico e legato all'esperienza amministrativa conclusa dallo scioglimento anticipato del Consiglio comunale e il gruppo in antitesi, raccolto intorno alla senatrice Paola Pelino. Molti i confronti man mano avviati tra i contendenti ma spesso seguiti solo da addetti ai lavori di associazioni e rappresentanze di categoria. Un solo dibattito televisivo e pochi comizi. Ieri sera quelli finali, divisi tra lo scenario di piazza XX Settembre, il salotto cittadino e piazza Plebiscito, nei pressi della chiesa di S.Maria della Tomba. Duelli a distanza che hanno posto fine, senza grandi entusiasmi, ad un'inedita campagna elettorale. Alla prova saranno, tra i candidati consiglieri comunali, anche i cosidetti «figli d'arte». Due nel centrosinistra: Alessio Di Masci, terzogenito di Bruno, ex sindaco ed ex consigliere regionale, ancor prima presidente della Provincia, e Valerio Giannandrea, terzogenito dell'ex assessore comunale Angelo. Nel Psi è candidato Mario Sinibaldi, primogenito dell'ex vice sindaco Armando. Nicola Guerra, ex assessore comunale con Federico, terzogenito dell'ex assessore Giuseppe, nel centrodestra. Ma tutti sono di origine socialista.

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