ROMA Dopo la giornata di silenzio elettorale di ieri, si aprono stamattina alle 8 i seggi di una consultazione amministrativa che coinvolge poco meno di sette milioni di elettori - 6 milioni 901 mila, per l’esattezza - a cui si aggiungono i 104 mila chiamati alle urne in Valle d’Aosta per le regionali. Test di non grandissima rilevanza numerica, ma denso di interesse, in quanto è il primo a svolgersi dopo il terremoto elettorale del 24 e 25 febbraio e a poche settimane dal varo del governo delle larghe intese guidato da Enrico Letta. Il voto interesserà le amministrazioni di 563 comuni, di due capoluoghi di Regione, Roma e Ancona, e 14 di provincia, tra i quali Brescia, Viterbo, Siena e Barletta. Ma tutti gli occhi sono puntati su Roma, dove oltre due milioni di elettori saranno protagonisti della sfida clou di questa tornata, i cui esiti inevitabilmente costituiranno un primo test per il nuovo esecutivo e la composita maggioranza che lo sostiene. I due front runner della competizione capitolina, il sindaco uscente Gianni Alemanno e il chirurgo e senatore appena dimessosi Ignazio Marino, sono infatti espressione dei due maggiori partiti della coalizione di governo, Pdl e Pd. La partita la giocano comunque anche altri due concorrenti, l’imprenditore Alfio Marchini, esponente di una famiglia romana da tempo legata alla sinistra, e l’avvocato Marcello De Vito del Movimento 5 Stelle. Quindi, se si esclude Marchini, i tre partiti o movimenti più votati a febbraio sono in campo l’uno contro l’altro nella contesa per il Campidoglio. Fanno decisamente da contorno altri 15 candidati, espressione dello sciame di liste che ha portato la scheda azzurra che verrà consegnata agli elettori di Roma a superare abbondantemente la lunghezza di un metro.
ATTESA ANSIOSA
Partiti, perciò, in ansiosa attesa di un risultato sul quale, a prescindere dal verdetto - molto probabilmente non risolutivo al primo turno - pesa lo spettro dell’astensione. Un sintomo significativo, quanto preoccupante, si è visto nella scarsità di partecipazione popolare nel corso di tutta la campagna elettorale, culminata nelle piazze semideserte dei comizi conclusivi di venerdì sera. Non è bastato che accanto ai campioni in lizza figurassero i leader dei rispettivi partiti per affollare spazi che in occasioni simili, in un passato neppure troppo lontano, traboccavano di militanti e simpatizzanti. Berlusconi, Epifani e Grillo non sono riusciti a dare la sperata iniezione di fiducia ai propri candidati, riportando anzi l’impressione che il clima generale dell’elettorato volgesse al peggio. E questo a prescindere dalle rispettive posizioni nei confronti del governo, perché se a piazza San Giovanni e al Colosseo, con Epifani e Berlusconi, erano più i vuoti che i pieni, anche a piazza del Popolo dove si esibiva Beppe Grillo la folla non era certo quella vista nelle varie tappe dello tsunami tour del guru di M5S. Alfio Marchini, senza sponsor, ha cercato di rimediare a San Paolo con il concerto di Antonello Venditti.
URNE DESERTE?
Nel timore di un devastante deserto nelle urne, nei quartier generali dei partiti la prima parola d’ordine a passare è stata quella che «il voto delle amministrative non avrà ripercussioni a livello nazionale». Ma ben più ferma è la convinzione dei vertici politici che un astensione che andasse ben oltre il livello di guardia imporrebbe, soprattutto a Pd e Pdl, di mettere mano anche all’agenda di governo. La luna di miele tra governo e opinione pubblica - se mai c’è stata - è parsa già declinare e la coppia Letta-Alfano, di fronte a una pronunciata disaffezione dell’elettorato si sentiranno spinti a contromisure orientate a ricostruire un rapporto di fiducia con l’elettorato, come potrebbe essere un’accelerazione nel taglio dei finanziamenti ai partiti. Altri problemi avrà Guglielmo Epifani, alla sua prima prova elettorale da segretario del Pd, nell’interpretare le scelte del vasto elettorato romano alla luce dei diffusi mal di pancia che serpeggiano nel suo partito dopo l’accordo di governo con l’avversario degli ultimi vent’anni, Silvio Berlusconi.