SULMONA Neppure la «levataccia» fatta dai membri dei seggi per garantirne l'apertura ha invogliato si sulmonesi ad andare a votare. A mezzogiorno a farlo sono stati 2.270 aventi diritto, pari al 10,10% degli elettori rispetto al 13,83% delle precedenti consultazioni elettorali del 2008. Alle 19 il crollo era ancor più marcato: 35,7% contro il 46,2%, oltre 10 punti percentuali in meno. Anche negli altri Comuni aquilani, complessivamente c’è stata un’affluenza media molto più bassa (circa 9 punti percentuali in media. Comunque, nei seggi, le schede elettorali corrette e asciugate, dopo essere state ristampate a seguito dell'errore di grafica, erano a disposizione degli elettori sulmonesi già alle 8 di ieri mattina. Scortate dalla Polizia Stradale, alle 6 del mattino, le schede giuste, sono arrivate nei seggi e lì, vidimate nel giro di un paio di ore. Una vera e propria corsa contro il tempo che il commissario straordinario Giuseppe Guetta e il segretario comunale Franca Colella hanno voluto riconoscere personalmente a ciascun presidente e scrutatore, visitando questa mattina ogni singolo seggio per complimentarsi per la grande disponibilità dimostrata in questa circostanza che in tanti si augurano unica. E' accaduto, infatti, che nel pomeriggio dell'altro giorno, con l'insediamento dei seggi, la responsabile dell'ufficio elettorale si è accorta dell'assenza del riquadro intorno ai nomi dei candidati a sindaco. Tornando al crollo dell’affluenza, il trend è confermato anche a Pescara (si vota a Bussi, Cepagatti, Loreto, Nocciano, Pianella, Pietranico, Roccamorice, San Valentino e Turrivalignani) dove aveva votato il 7,7% in meno degli aventi diritto. Infine nel Teramano si torna a meno 10% per l’affluenza: ad Alba Adriatica addirittura -14%, un po’ meglio ad Atri -7%, -10 a Notaresco, paese dove il sindaco uscente è il presidente della Provincia Catarra.