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Data: 27/05/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Ricostruzione pressing sul governo per ottenere i fondi. Domani approderanno in commissione gli emendamenti Cialente: indispensabile l’approvazione del pacchetto

L’AQUILA Quella che si apre oggi sarà una settimana intensa per il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente. Telefonate, incontri e il pressing sul governo per portare a casa un risultato concreto: lo stanziamento di 11 miliardi, fino al 2018, per garantire la ricostruzione della città e dei comuni del cratere. «Da questo governo mi aspetto che decida di ricostruire L'Aquila. Non è una scelta, ma un dovere», dichiara Cialente senza mezzi termini, «dal 2009 ad oggi non c'è stato alcun finanziamento o legge che abbia previsto la ricostruzione della nostra città». Parole dure, ad accompagnare una protesta plateale, senza esclusione di colpi. «In giornata», afferma Cialente, impegnato a tessere una rete di contatti che possa portare risultati positivi per L'Aquila, «chiamerò il ministro della coesione territoriale, Carlo Trigilia, per sapere se il governo è intenzionato, o meno, a prendere in considerazione il pacchetto di emendamenti che riguardano l'emergenza terremoto». La discussione approderà in ottava e tredicesima commissione (al Senato) domani, dopo una prima bocciatura, in commissione bilancio, di alcune importanti proposte per la ricostruzione dell'Aquila. «Ormai è noto a tutti», sottolinea Cialente, «serve subito 1 miliardo per avviare la ricostruzione del centro storico e per stare dentro il cronoprogramma degli interventi previsti nel 2013». Il sindaco indica gli emendamenti indispensabili, «sui quali» dice «mi aspetto un pronunciamento positivo. Quello sulle macerie, che consentirà di riprendere lo smaltimento con l'ausilio dell'Asm e quello che prevede la proroga dei contratti ai precari del Comune e della Provincia. Si tratta di tre dirigenti comunali che lavorano all'area sisma», spiega Cialente, «e di 28 impiegati, oltre a un centinaio di lavoratori della Provincia. Decisivo anche l'emendamento sui Sal, che verranno pagati solo alle imprese che avranno saldato fornitori e subappaltatori». Tra le priorità, l'emendamento sull'assistenza alla popolazione e la manutenzione del progetto Case e dei Map, che costa al Comune 9 miliardi l'anno. «Chiediamo al moverno», fa sapere Cialente, «un contributo di 4 milioni di euro annui per il 2014 e il 2015. Il resto della somma sarà a carico di chi occupa gli alloggi, ai quali non vogliamo far pagare l'intero importo». Intanto, ieri il sindaco è stato contattato dal capo di gabinetto del ministro dell’istruzione Maria Chiara Carrozza sul tema della ricostruzione delle scuole, oltre trenta delle quali traslocate nei musp. Una telefonata servita a fare il punto suo fondi necessari per la realizzazione del campus alla caserma Rossi e per la ricostruzione delle scuole materne ed elementari inagibili. E a sostegno dell'azione del sindaco scende in campo la Cna che invita a «unire le forze per tenere alto il livello di attenzione, mettendo da parte inutili personalismi. Non attivare un flusso finanziario straordinario per la ricostruzione», afferma Agostino Del Re, direttore Cna della provincia dell'Aquila, «significa concentrarsi sull'emergenza, abbandonando il patrimonio storico e artistico e i centri storici. Non è più rinviabile, da parte del governo, una risposta alle istanze dei cittadini, degli enti locali e del territorio colpito dal sisma, che merita attenzione».

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