Lungomare di nuovo bloccato tra via Cavour e via Cadorna dalle ore 10 di oggi fino a mercoledì Il Comune cambia l’altezza delle isole salvapedoni sulla carreggiata dopo le polemiche
PESCARA La riviera nord chiude di nuovo alle auto dall’altezza di via Cadorna sino a via Cavour. I divieti scatteranno da questa mattina, alle 10 e rimarranno in vigore, almeno sulla carta, sino alla mezzanotte di mercoledì prossimo. Il blocco del traffico è necessario per consentire la realizzazione, dopo il rifacimento dell’asfalto, della segnaletica orizzontale e verticale. Ma anche per modificare gli spartitraffico che stanno sollevando diverse polemiche. Residenti e commercianti ritengono che siano pericolose. Ieri, l’assessore al traffico Berardino Fiorilli ha annunciato che le isole salvapedoni verranno modificate. Più precisamente, si ridurranno le dimensioni delle isole per renderle simili a quelle presenti sulla riviera di Porta Nuova. Ma torniamo alla chiusura della riviera. Per consentire di isolare la zona del cantiere, sono state predisposte alcune deviazioni. Le auto provenienti da nord, sulla riviera e dirette a sud, dovranno svoltare obbligatoriamente a destra, in via Cadorna, proseguendo la marcia su viale Kennedy. Gli automobilisti, provenienti da sud e diretti a nord, dovranno invece svoltare a sinistra, in via Cavour e proseguire su viale Kennedy. «Entro poche settimane», ha assicurato Fiorilli, «la riviera nord sarà riconsegnata alla città con il completamento del secondo lotto delle opere che stanno cambiando il volto del litorale. Un cantiere che ha inciso in maniera minimale sulla viabilità. Ora le opere si stanno gradualmente spostando sul tratto di strada carrabile antistante la parte del marciapiedi già riqualificata». «Dieci giorni fa», ha detto, «l’impresa ha provveduto alla prima chiusura per un tratto di riviera per consentire l’installazione di due isole salvapedoni, simili a quelle che abbiamo installato un anno fa sulla riviera sud, ma per il litorale nord i progettisti hanno scelto una soluzione più impattante, realizzando degli isolotti con cordoli in travertino». «Con l’impresa e i progettisti», ha proseguito Fiorilli «ci siamo concessi dieci giorni di sperimentazione ed è ancora possibile apportare dei correttivi senza spese aggiuntive. Dopo dieci giorni abbiamo deciso che è meglio ridurre le dimensioni delle isole salvapedoni, modificando forma e spessore,eliminando i cordoli».