L’ultima inchiesta di «Report» sui trasporti, nella quale un ampio spazio è stato dedicato anche all’aeroporto dei Parchi dell’Aquila, ha creato aspre polemiche in città. Nel video reportage sono stati ascoltati l’ex vice sindaco con delega allo scalo Giampaolo Arduini - che ha ricordato la provenienza dei finanziamenti: 2 milioni durante il G8 e 500 mila euro dalla Regione -, il gestore Giuseppe Musarella e l’assessore Emanuela Iorio. Proprio lei, all’indomani della messa in onda del servizio, è andata su tutte le furie: «Esce un’immagine distorta della città». «Chiedo a tutti coloro che hanno contatti su Facebook - ha scritto l’assessore - con il giornalista che mi ha intervistato, Antonino Monteleone, di volerlo invitare all’Aquila, in un pubblico incontro, per proiettare l’intervista integrale fatta a me e all’ingegnere Corridore. Oltre un’ora a parlare, nei dettagli e con contezza, dello sviluppo dell’Aeroporto dei Parchi, cui questa amministrazione tiene particolarmente non solo per lo sviluppo turistico ma anche come importante punto di riferimento per l’Università e l’economia in genere». Insomma, secondo la Iorio l’inchiesta sarebbe stata tagliata e cucita ad arte per far emergere un quadro poco chiaro sia sulla gestione dell’aeroporto affidata per vent’anni alla XPress di Musarella (il quale è stato «accusato» di avere mani in più società), sia sullo sviluppo futuro dello scalo. «Lo stesso gestore dell’Aeroporto - ha scritto la Iorio -, lungamente intervistato sulle vicende aeroportuali, in onda ha parlato di integratori alimentari. Spiegatemi l’attinenza con l’aeroporto di argomenti legati alla mia professione (pediatra, ndr) o agli integratori alimentari!». E anche sui suoi «silenzi» la Iorio ha voluto precisare: «È vero, ho provato imbarazzo nel rispondere, più di una volta, all’intervistatore che di mestiere sono un medico pediatra, ma non certo perché non mi sento adeguata nel mio ruolo di assessore, che svolgo con serietà e dedizione, quanto nell’aver compreso che tutto quanto stavo dicendo era finalizzato ad uno scopo ulteriore rispetto alla materia di cui ero stata chiamata a trattare». «Quello che più mi rammarica - ha concluso la Iorio - è che a qualcuno fa piacere e ce la sta mettendo proprio tutta a far venire fuori un’immagine totalmente distorta sia della Città che di questa amministrazione». Nel corso del servizio è stato sottolineato, da parte del segretario di Assoaeroporti Stefano Baronci, che gli scali sotto un milione di passeggeri l’anno sono in perdita. A rischio, dunque, ci sarebbe anche quello aquilano. Nonostante questo la Iorio ha ribattuto: «Non ci sono nè ombre nè dubbi sulla gestione. Allo sviluppo dell’aeroporto l’amministrazione crede ciecamente».