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Data: 28/05/2013
Testata giornalistica: Corriere della Sera
Il centrosinistra tira un sospiro di sollievo Avanti ovunque. Epifani: «Incoraggiante»

Marino oltre il 42% a Roma. Cinque città prese già al primo turno. Ma i renziani: non tralasciare il fattore astensionismo

Nessuna rimonta trionfale del Pdl, nessuno «tsunami» Grillo. Anzi, il Pd che ancora si lecca le ferite dei suoi franchi tiratori e della faide interne, tira un sospiro di sollievo. Certo l'astensionismo sfiora il 40 per cento e i conti si faranno solo dopo i ballottaggi, ma dopo il primo turno della amministrative, il centrosinistra è in vantaggio in tutti i capoluoghi di provincia. E il segretario dei democratici, Guglielmo Epifani, commenta: questi risultati «incoraggiano il lavoro che ho iniziato a fare e sono incoraggianti per tutto il Pd, comincia una risalita». Quindi, sul flop dei Cinque Stelle aggiunge: «Se Grillo perde è perché non si è voluto assumere responsabilità. I cittadini di fronte alla crisi premiano chi preferisce dare un governo al Paese».

I RISULTATI - A Roma Ignazio Marino sfiora il 43% dei voti, con il sindaco uscente Gianni Alemanno di poco sopra al 30%. Ad Ancona, l'altro capoluogo di regione in cui si è votato, l'avvocato Valeria Mancinelli, sostenuta da una coalizione di centrosinistra, va al ballottaggio superando il 37%.
Il Pd e i suoi alleati, inoltre, conquistano alcuni capoluoghi di provincia già al primo turno. A Massa vince il candidato del centrosinistra Alessandro Volpi, che si attesta oltre il 53%. A Vicenza, il sindaco simbolo dell'alluvione in Veneto, il «renziano» Achille Variati, tocca quasi il 54%. A Pisa viene riconfermato il sindaco uscente del Pd Marco Filippeschi, vicino al 53%. E potrebbe farcela al primo turno anche il primo cittadino uscente di Sondrio, Alcide Molteni, anche lui del centrosinistra, vicino al 54%. Sfiora la vittoria e va invece al ballottaggio il candidato del centrosinistra Emilio Gariazzo, di poco sotto il 50% a Iglesias, in Sardegna.
Anche Siena, inoltre, nonostante lo scandalo Monte dei Paschi, si avvia al ballottaggio con Bruno Valentini, del Pd, in vantaggio, registrando il flop dei Cinque Stelle, fermi con Michele Pinassi poco sopra l'8%. A Treviso, feudo leghista da vent'anni, Giancarlo Gentilini è indietro di oltre 15 punti rispetto allo sfidante Giovanni Manildo, sostenuto dal Pd e da alcune liste civiche. A Imperia, una svolta storica: dopo vent'anni di successi ininterrotti del Pdl, il candidato di Claudio Scajola, Erminio Annoni, si è fermato al 28,2%: un risultato ben lontano dal 46,8% ottenuto dal candidato del Pd Carlo Capacci.

I RENZIANI - Il Pd resta comunque con i piedi per terra. I renziani invitano a non tralasciare il fattore astensionismo. «I voti andati al Movimento 5 Stelle alle politiche sono tornati nell'astensione. Il problema è che non li abbiamo riconquistati noi», spiega Andrea Marcucci, dando voce a un sentimento diffuso tra i parlamentari vicini a Matteo Renzi. «Ricominciamo a vedere la luce: grazie agli elettori e ai militanti che non mollano» commenta la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, che però aggiunge: «L'astensionismo rimane un elemento di grande preoccupazione e il cedimento dei grillini non deve farci dimenticare l'enorme lavoro che il Pd ha davanti a sé».

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