ROMA L’Antitrust apre una istruttoria nei confronti di Fs. E lo fa dopo un blitz dei suoi funzionari a Villa Patrizi, quartier generale delle Ferrovie. Un paio di ore alla ricerca di «prove» circa eventuali comportamenti scorretti da parte di Trenitalia contro di Ntv. Cioè di Italo, cioè del gruppo creato da Luca Cordero di Montezemolo e oggi guidato da Antonello Perricone. Ultimo atto di una guerra ferroviaria che ormai va avanti da anni. Già da prima che Italo scendesse sui binari. L’ultima denuncia di Ntv è di qualche giorno fa: Trenitalia accusata di dumping per aver innalzato, mediamente del 6%, i prezzi dei biglietti Intercity e conseguente richiesta di accertamenti da parte dell’Antitrust.
Ieri mattina, appunto, il blitz dell’Autorità Garante per la Concorrenza con l’apertura di una istruttoria formale «per verificare se il gruppo Fs abbia abusato della propria posizione dominante nei mercati dell’accesso all’infrastruttura ferroviaria nazionale, della gestione degli spazi pubblicitari all’interno delle principali stazioni e nel mercato dei servizi di trasporto ferroviario passeggeri ad Alta Velocità». L’Antitrust dovrà verificare se i comportamenti che Fs avrebbe messo in atto, tramite le controllate Rfi, Trenitalia, Grandistazioni, Centostazioni e Fs Sistemi Urbani, possano rallentare l’ingresso nel mercato di Ntv danneggiando, di conseguenza, l’utenza.
Per Ntv l’obiettivo di Fs è chiaro: strangolare finanziariamente il concorrente attraverso il sistematico impedimento dell’accesso alla rete e alle stazioni dell’Alta Velocità. Accuse che il gruppo, guidato da Mauro Moretti, nei giorni scorsi, aveva già puntualmente respinto precisando che «i prezzi delle Frecce seguivano il normale corso di un servizio posto in un mercato in concorrenza...che l’aumento del 6% dei prezzi Intercity è previsto dal contratto di servizio 2009-2014».
LA REPLICA
Nessun commento a caldo da Villa Patrizi e da Via del Policlinico, dove ha sede Ntv. Insomma, bocche cucite. O quasi. Soltanto una dichiarazione di circostanza del presidente delle Fs, Lamberto Cardia: «Quando si ha la serenità della correttezza, tutti gli approfondimenti confermano comportamenti corretti. Ho sempre pensato che sia meglio un controllo in più che uno in meno. Siamo assolutamente sereni».