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Data: 29/05/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Grillo sconfitto «È colpa degli italiani». Base in rivolta. Sul web il processo al leader «Adesso vada in televisione»

ROMA Il day after di Beppe Grillo è per lui un giorno di particolare disordine. Per la prima volta il leader M5S assolve «i pennivendoli», riconoscendo che «non è corretto» attribuire a loro il mancato voto al M5S. E già qui si denota una diversa disposizione d’animo.
Quasi un’ipotesi di cambiamento. Giornalisti e talk show possono aver inciso, «ma non più di tanto», amette Grillo. Perché il voto «è stato pesato, meditato». Dunque?
LE DUE ITALIE

Dunque, se fino a ieri i vaffa erano rivolti ai leader dei partiti e più in genere al Palazzzo, ecco che stavolta, cioè all’indomani del voto amministrativo, l’ex comico se la prende - volando più basso - con l’ «Italia peggiore che ha votato Pd-Pdl» E fa infuriare così anche dipendenti statali e pensionati, categorie che ritiene in qualche modo privilegiate. «Esistono due Italie - scrive sul suo blog/diario Grillo - la prima, che chiameremo Italia A, è composta da chi vive di politica, 500.000 persone, da chi ha la sicurezza di uno stipendio pubblico, 4 milioni di persone, dai pensionati, 19 milioni di persone» La seconda, Italia B - continua Grillo - di lavoratori autonomi, cassintegrati, precari, piccole e media imprese, studenti.
La prima è interessata giustamente allo status quo. Vota per sé stessa e poi per il Paese. Nella bandiera c'è scritto “teniamo famiglia”». Dunque, come sostiene l’ideologo grillino Paolo Becchi, «Grillo non ha sbagliato niente».
SENZA MEA CULPA

Come al solito l’ex comico anche ieri si è rifiutato di dare interviste. Intercettato in motorino ha sgassato ed è andato oltre. Non è detto che l’ostracismo prolungato debba durare ancora a lungo. Inteso che chi si aspettava l’autocritica rimasto deluso. L’unico passaggio in cui se ne intravvede un larvato riferimento è quando dice che« il M5S ha commesso errori, chissà quanti», «ma è stato l'unico a restituire, nella Storia della Repubblica, 42 milioni di euro allo Stato, a tagliare lo stipendio dei parlamentari». A seguire il vaticinio: «L'Autunno Freddo è vicino e forse, per allora, l'Italia A capirà che votando chi li rassicura, ma in realtà ha distrutto il Paese, si sta condannando a una via senza ritorno».
Infine i ringraziamenti a chi ha dato il voto al M5S. Tutti nel post scriptum. Con la considerazione che nei 199 comuni in cui era presente la lista sono stati eletti «circa 3/400 nuovi consiglieri, raddoppiando quelli attuali». Qualcun altro questi dati li avrebbe messi all’inizio.

Sul web il processo al leader
«Adesso vada in televisione»

ROMA «La gente dal M5S si aspettava il cambiamento, molti che ti avevano votato erano della base del Pd che voleva qualcosa di diverso, e invece vi siete fermati a dei no senza proporre nulla: urlate troppo ma quando c'è da cambiare fate governare il Pd e il Pdl insieme». Sul blog di casa Casaleggio si è celebrata ieri la prima udienza del processo a Beppe Grillo. Il post di cui sopra è firmato da Maurizio T. e sintetizza bene l’umore del popolo grillino. Delusione, disillusione. C’è qualcuno che prova a tirare su il morale della truppa, tipo Luigia: «Non è una sconfitta - dice - Dio che allarmismo irragionevole, rispetto al 2008 siamo cresciuti mentre loro in percentuale perdono tantissimo e le amministrative non sono le politiche».
MODELLO FRIULI

Il web ribolle come una tonnara. La distinzione di Beppe tra italiani di serie A e serie B ha fatto infuriare centinaia di internauti. Il tormentone però si può riassumere nella parole di uno che si firma Diesel. Precisa di non essere un troll e neppure un fake. Dice: «Questo risultato è il frutto dela vostra strategia sbagliata. Pensate veramente di governare quando avrete il 51%?» E ancora: «Siete stati una grande illusione/delusione, dilettanti allo sbaraglio». «Beppe - scrive un altro militante - i vecchi non ci vanno in internet, o perlomeno sono pochi, loro subiscono la Tv, i titoloni dei giornali e delle locandine». «Se non cominciamo a difenderci dalla merda che ogni giorno, in ogni programma, da ogni giornale ci tirano addosso - rincara Filippo - un'altra meravigliosa conquista come quella di Parma non la faremo più». La soluzione, insomma, è una sola: Beppe vai in Tv!.
Ma è in Parlamento, tra i 163 cittadini-onorevoli, che si rischia il cedimento strutturale. Tra i neo eletti c’è chi maneggia un lancio d’agenzia e se lo passa di mano in mano. Nell’incipit c’è scritto: «Non le mancherà il nostro appoggio se e quando lo chiederà». È il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle Elena Bianchi che garantisce sostegno al presidente della giunta del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani. Dopo le tensioni tra Crocetta e i grillini siciliani ecco la nuova stella cometa: il modello Serracchiani.
BRACCIO DI FERRO

Con evidente sollievo di alcuni suoi colleghi Roberta Lombardi si prepara a lasciare il posto di capogruppo alla Camera a Riccardo Nuti. Sarà difficile per il nuovo portavoce crearsi più inimicizie di quanto non abbia già fatto chi lo ha preceduto. Palermitano, 31 anni, perito informatico, Nuti è descritto come un ortodosso. Sempre sulle posizioni di Grillo, mai una sbavatura. In una delle sue rare interviste disse che se non si fosse dato alla politica avrebbe sperato di vincere al Totocalcio. Diverso a Palazzo Madama il caso di Vito Crimi che in base al principio del turnover dovrà farsi da parte senza che il successore sia stato deciso. Tra i senatori se ne contano almeno 10 non allineati al Grillo-pensiero. Oggi è previsto un primo incontro. Si fanno i nomi di Elisa Bulgarelli e di Luis Alberto Orellana. non sarà solo un passaggio di consegne ma una «scelta politica», avvertono i «liberi pensatori».
VERTICE SUL VOTO

Agli ex elettori 5 Stelle che accusano il M5S di aver generato il governo di larghe intese, il deputato Walter Rizzetto replica: «Ne prenderemo atto, sicuramente, ma ci sembrava peggiore un'alleanza con il Pd». Un vertice per una prima analisi del voto è previsto per domani a Montecitorio. Per ora non si parla di diretta streaming.

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