Da Vasto a Pescara in treno con l'ansia di arrivare in ritardo al lavoro. Scoppia la protesta dei pendolari del Chietino che lamentano disagi quasi quotidiani per raggiungere il posto di lavoro. Qualcuno già li chiama «i forzati del treno 8116». È questa, infatti, la sigla del convoglio in partenza da Campobasso alle 6 del mattino che arriva a Pescara dopo circa tre ore di viaggio. Loro, impiegati e studenti ma non solo, affermano che la puntualità è un optional: «È così - dice Monica Carugno, vastese, casa a San Salvo, impiego alla Carsa di Pescara - il treno 8116, che parte da Vasto-San Salvo alle 8, non arriva quasi mai a Porta Nuova alle 8.51, perché sosta quasi tutti i giorni per almeno 5 minuti all'uscita della galleria prima della fermata di Pescara Tribunale». Protagonista di un vivace dibattito sul web, in cui dipendenti delle Ferrovie ridimensionano ritardi e carenze, Monica ribatte con forza a uno di loro che il treno è sempre pieno come un uovo: «Se non sono 200 i viaggiatori poco ci manca, soprattutto il lunedì mattina. Inviterei chi afferma il contrario a viaggiare con noi una di queste mattine, suggerirei il lunedì, prima di parlare di imprecisioni e bugie». Insomma, con Sangritana alla finestra in attesa di potenziare i collegamenti, non è l'alta velocità il cruccio dei più. I forzati dell'8116 si accontenterebbero di molto meno.