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Data: 31/05/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Bonus casa, pronta la proroga. Possibili sgravi per mobili e infissi

ROMA Lavoro fino all’ultimo sui bonus casa. Nel triangolo dei ministeri dell’Economia, Sviluppo e Infrastrutture si è lavorato fino a tardi ieri sera per trovare le coperture e consentire al Consiglio dei ministri di dare via libera, oggi, alla proroga fino al 31 dicembre delle detrazioni al 55% sull’efficienza energetica e al 50% sulle ristrutturazioni edilizie. Proprio mentre, al Senato, un emendamento al decreto Pa concederà ai Comuni altri sei mesi di tempo prima di tagliare il cordone ombelicale con Equitalia sui servizi di riscossione. E proprio mentre il ministro Saccomanni ha avviato il primo incontro sull’Imu con i Comuni, in vista della revisione delle imposte sugli immobili (e della Tares) da realizzare entro il 31 agosto.
Il lavoro più urgente, ieri, era quello sulle coperture per gli ecobonus. Un lavoro finalizzato a recuperare una cifra che si vorrebbe contenere entro i 200 milioni e sulla quale i tecnici del Mef si arrovellano da giorni, ma che potrebbe anche raddoppiare (500 milioni) ampliando la platea dei benefici ammessi. Anche per questo, la quadratura del cerchio ieri pomeriggio non era stata ancora trovata. Tuttavia Maurizio Lupi si è sbilanciato per una soluzione positiva del rebus, dopo i diversi incontri interministeriali degli ultimi giorni: «In Consiglio verificheremo se il lavoro di questa settimana ha dato buon esito, io sono ottimista».
Le risorse inizialmente previste oscillavano tra i 160-190 milioni complessivamente (nell’ultima versione 90 per l’energia, 110 per l’edilizia) o rientrare in un più sobrio (80 più 85 milioni rispettivamente). Perché allora le difficoltà? Da un lato, per conciliare risorse e richieste di ampliamento. Per esempio, si stava lavorando su una diversa regolamentazione per i lavori antisismici e sulle possibilità di portare in detrazione non solo la ristrutturazione edilizia straordinaria ma anche quelle parti di arredo più strutturali come porte, infissi o alcuni mobili (pareti in legno, librerie, cucine). In ballo sarebbe anche la revisione eventuale dei tetti (96.000 euro o 48.000) e la rimodulazione degli sgravi in funzione dell’effettiva capacità dell’intervento di migliorare l’efficienza energetica. Infine la difficoltà, per i tecnici del Mef, è proprio quella di fissare cifre precise su interventi il cui impatto è incerto perché dipende dalla risposta dei contribuenti. Oggi si tireranno le somme.
IL NODO FISCO

L’Economia deve fronteggiare anche il fronte dei Comuni. A sorpresa, è arrivata in Senato la proroga della concessione di Equitalia, che sarebbe dovuta scadere il 30 giugno. I relatori Santini (Pd) e D’Alì (Pdl) hanno accolto la richiesta degli enti locali. E si sono mossi anche i primi passi del difficile percorso di riforma della tassazione sugli immobili nell’incontro tra il ministro Saccomanni e l’Anci. I sindaci hanno posto il problema della manovra Monti sul 2013: 1,25 miliardi di minori trasferimenti con i bilanci che rischiano di non chiudere. La risposta di Maurizio Saccomanni non ha offerto sponde ma c’è l’impegno per l’avvio di un tavolo politico. Infine l’Iva. Per il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi «un punto di Iva non ha un effetto deprimente totale». Ma Giorgio Sangalli, presidente di Confcommercio, ritiene sia «assolutamente necessario evitarlo».

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