Ecobonus e sgravi fiscali per le ristrutturazioni edilizie sono stati prorogati per altri sei mesi. Entrambi sarebbero dovuti scadere a fine giugno, ora c’è tempo fino al 31 dicembre 2013. Non solo. Il bonus sulle ristrutturazioni è stato allargato anche agli arredi «fissi», come cucine e armadi. Sarà valida sugli acquisti di mobili fino a 10mila euro. E’ quanto previsto dal decreto licenziato ieri dal Consiglio dei ministri. Il responsabile dell’Economia Fabrizio Saccomanni ha spiegato come verranno recuperati i 200 milioni annui necessari per l’ecobonus: verrà aumentata l’Iva (che passa dal 4 al 21 per cento) sui gadget venduti insieme a riviste e giornali e quella sulle bevande e snack venduti nei distributori automatici (dal 4 al 10 per cento). E’ l’altra faccia della medaglia. Ma ecco cosa cambia concretamente per le famiglie italiane. Ecobonus. L’attuale regime di detrazioni fiscali passerà dal 55% per gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici (detrazione in scadenza il 30 giugno prossimo) al 65%, concentrando la misura sugli interventi strutturali sull’involucro edilizio, considerati più idonei a ridurre stabilmente il fabbisogno di energia (infissi e finestre, pavimenti e coperture). Così per le spese documentate sostenute a partire dal 1 luglio 2013 fino al 31 dicembre 2013, ma è prevista un’ulteriore proroga (fino al 30 giugno 2014) per le ristrutturazioni importanti dell’intero edificio. In questo caso la detrazione dell’imposta lorda sarà del 65% degli importi rimasti a carico del contribuente. Dagli sconti sono esclusi i pannelli solari, già oggetto degli incentivi per le rinnovabili e le caldaie, che rientrano invece in quelli per le ristrutturazioni. Il decreto prevede che entro il dicembre 2020 tutti gli edifici di nuova costruzione siano a «energia quasi zero». Ristrutturazioni edilizie. Le detrazioni Irpef previste fino al 30 giugno vengono prorogate fino al 31 dicembre 2013 al 50% per spese di ristrutturazioni edilizie fino a un ammontare complessivo non superiore a 96mila euro. Lo sconto è stato esteso anche all’acquisto di mobili «fissi», come sanitari, cucine o armadi a muro per un massimo di 10mila euro. In pratica le famiglie potranno godere quindi di un bonus fino a 5mila euro. Norme antisismiche. Le detrazioni riguarderanno anche gli interventi di ristrutturazione per adeguare gli edifici alle norme antisismiche.