ROMA Zero tasse agli imprenditori che assumono disoccupati; via l'Imu sulla prima casa e non aumento dell'Iva; semplificazioni per chi vuole investire: «Se queste azioni funzioneranno noi potremmo avere una bella speranza per la seconda metà del 2013». Lo ha ripetuto ieri il vicepremier Angelino Alfano. «Noi dobbiamo dare lavoro ai giovani - ha detto Alfano, parlando al termine della parata per la festa della Repubblica - e abbiamo una ricetta che può immediatamente offrire la possibilità che questo lavoro si crei, e cioè zero tasse per gli imprenditori che assumono giovani disoccupati. Chi assumerà questi ragazzi insomma non dovrà pagare quelle tasse che fin qui hanno rappresentato un disincentivo all'assunzione».
LE POLITICHE FISCALI
Inoltre per Alfano: «Attraverso le politiche fiscali di detassazione, come nel caso dell'eliminazione dell'Imu, o di non appesantimento fiscale, come il non aumento dell'Iva, si può ambire ad una ripresa dei consumi che è capace a sua volta di generare nuova intrapresa».
«Infine, terzo ambito su cui puntiamo molto - ha aggiunto il ministro dell'Interno - è quello delle semplificazioni. Chi ha degli euro in tasca e vuole investire deve poterlo fare immediatamente senza incorrere nei lacci e nei lacciuoli della burocrazia». «La nostra previsione è positiva», ha concluso il ministro: «Se queste azioni funzioneranno noi potremo avere una bela speranza per la seconda metà del 2013».
I TEMPI
«Entro l'estate noi ci aspettiamo un maxi provvedimento che guardi alla crescita e allo sviluppo», ha invece rincarato il presidente dei senatori del Pdl, Renato Schifani. «Il governo - ha spiegato - deve avviare un'opera di grandi riforme strutturali, provvedimenti choc sull'economia, niente Imu sulla prima casa, niente aumento dell'Iva, maggiore flessibilità del mercato del lavoro, sburocratizzazione, semplificazione, più forza in Europa».
LEGA ALL’ATTACCO
Sui temi del lavoro e dell'economia è intervenuto anche il segretario della Lega Nord, Roberto Maroni. «Siamo disposti ad appoggiare qualunque misura il governo dovesse prendere, finora non ne ha prese per sostenere le imprese e creare occupazione - ha detto Maroni in una intervista al Tg2 - Il primo punto è cancellare la Legge Fornero e abbassare la pressione fiscale per le piccole e medie imprese».
In precedenza, a margine della Festa della Repubblica, Maroni ha detto: «Se entro fine anno il governo non modifica il patto di stabilità, dall'anno prossimo ci sarà obiezione o disobbedienza fiscale» nelle regioni del Nord. «E’ un impegno - ha sottlineato Maroni - che è stato preso il 7 aprile a Pontida coi presidenti di Veneto e Piemonte». «Questa sarà la prima grande battaglia del Nord», ha aggiunto.