L’AQUILA Da oggi Alberto Scuderi ha assunto la direzione dell'Inps in Abruzzo. Nato nel 1951, laureato in Scienze politiche con indirizzo politico internazionale, il neo direttore dell'Inps abruzzese ha insegnato diritto previdenziale alla facoltà di Sociologia dell'Università degli studi "La Sapienza" di Roma. Insegnante di discipline giuridiche ed economiche, ha lavorato presso il Mef - Direzione affari internazionali - accordi sulla promozione e protezione degli investimenti con Paesi terzi . Ha diretto le sedi Inpdap di Parma, Piacenza e Roma Cinecittà, per poi assumere la Direzione regionale Inpdap dell'Emilia e Romagna. E' stato chiamato ad assumere l'incarico di direttore regionale Inps nella delicata fase di integrazione delle strutture Inps e Gestione pubblica (ex Inpdap), in sostituzione del dottor Marco Ghersevich che ha a sua volta assunto la responsabilità della "Direzione centrale Inps assistenza e invalidità civile". Direttore, che impressione ha avuto della realtà socio-economica abruzzese? «La crisi generale caratterizza il momento economico su scala nazionale ed anche l'Abruzzo risente negativamente di queste difficoltà; in più le emergenze economiche post sisma, legate soprattutto alla ricostruzione dell'Aquila, rendono ulteriormente critico il rilancio economico del territorio. Ciò rende indispensabile moltiplicare gli sforzi in un'ottica di impegno comune». Che ruolo avrà l'Inps? «Un grande Ente attento e sensibile alle sofferenze sociali, aperto alle innovazioni tecnologiche e propositivo nei rapporti con i principali partners istituzionali, può svolgere con completezza il proprio ruolo e garantire servizi di sempre maggiore qualità agli utenti. Come vede l'integrazione della Gestione pubblica nell'Inps in Abruzzo? «In Abruzzo già due Direzioni provinciali, L'Aquila e Chieti, stanno sperimentando l'integrazione funzionale, oltre che logistica, fra le gestioni privata (Inps) e pubblica (ex-Inpdap). Contiamo, entro l’anno, di avviare l'integrazione anche per le Direzioni provinciali di Teramo e Pescara e per la Direzione regionale. I primi segnali che riscontriamo, considerate le fisiologiche criticità iniziali sono molto incoraggianti e riteniamo di concludere questa delicata fase senza particolari ripercussioni negative». Che obiettivi si pone per migliorare i rapporti con i parters istituzionali dell'Inps e, in generale con l'utenza dell'Istituto? «L'Inps in Abruzzo già offre al cittadino servizi di qualità elevata, con tempi e modalità soddisfacenti sotto ogni punto di vista; tuttavia ritengo che occorre impegnarsi ancora di più per una più stretta e concreta collaborazione fra i vari uffici della pubblica amministrazione, in primis, e più in generale, con tutti gli attori della realtà socio-economica. Al nostro interno, credo in un Inps “aperto” all'utenza ed alla società, non autoreferenziale, attento alle dinamiche ed agli spunti che provengono dai partner istituzionali ed anche dagli organi d'informazione, attivo nella dinamica diffusione della cultura previdenziale e del concetto di legalità diffusa, rispettoso delle norme vigenti e garante del welfare nel territorio».