Stop di 24 ore convocato da Fast Confsal per i dipendenti Atac e Tpl che conducono i mezzi urbani centrali e periferici. Metro A chiusa per 7 ore, caos traffico e disagi alle fermate. Molti tram e autobus hanno circolato regolarmente
Metro A chiusa per 7 ore, autobus a singhiozzo e caos traffico per le strade della Capitale. Questi i principali disagi registrati oggi a Roma dove è stato proclamato il terzo sciopero dei trasporti pubblici in tre settimane. Una frequenza anomala che ha costretto ad intervenire anche il Garante, mentre il Codacons ha annunciato un esposto in Procura per verificare la sussistenza dei reati di interruzione di pubblico servizio e violenza privata.
ATTESE E POCHI BUS A TERMINI
I primi effetti dello sciopero di 24 ore proclamato dal sindacato Fast-Confsal sono stati registrati già questa mattina, quando la Metro A è rimasta ferma dalle 8:30 alle 15:10, poco meno di 7 ore che hanno causato a catena l'assalto agli autobus con lunghissime file soprattutto alla stazione Termini. Le Ztl del centro e di Trastevere sono rimaste inattive per l'intera giornata in modo da consentire una circolazione più fluida in città.
Nonostante tutto, molti sono stati gli ingorghi registrati in questo lunedì nero soprattutto nelle ore di entrata ed uscita dai posti di lavoro. Traffico rallentato in particolar modo a San Giovanni, tra Porta Metronia, via dell'Amba Aradam e via delle Terme di Caracalla. Problemi anche in via del Foro Italico, tra Corso di Francia e via della Moschea. Nel pomeriggio è rimasta chiusa al traffico anche via della stazione Aurelia per la caduta di alberi sulla carreggiata.
I continui disagi cui sono costretti i pendolari e i romani che tutti i giorni hanno bisogno dei mezzi pubblici hanno richiamato l'attenzione del Garante degli scioperi, Roberto Alesse che valuterà "nelle prossime settimane anche insieme alle parti sociali, la possibilità di apportare una modifica della regolamentazione di settore" per i trasporti, "in particolare con riferimento alla disciplina sull'intervallo minimo tra azioni di sciopero, attualmente limitata a dieci giorni".
Usa parole dure, invece, il sindaco della Capitale, Gianni Alemanno. "Mi accerterò se per caso l'Atac può fare di più e garantire una soglia di servizi maggiore nelle fasce di garanzia e se non lo fa veramente li prendo a calci nel sedere - ha detto - Qui ci sono sempre scioperi e chi paga sono sempre i cittadini, c'è bisogno di un argine più netto, la regolamentazione oggi fa buchi da tutte le parti".