(Adnkronos) - "E' una situazione preoccupante che sta creando una sorta di far west inaccettabile. Il governo deve risolvere il problema del contratto degli autoferrotranvieri scaduto dal 2007 e tutti i protagonisti della vicenda devono affrontare una questione che dà luogo a una situazione ormai intollerabile".
Così Roberto Alesse, presidente dell'Autorità di garanzia per gli scioperi nei servizi pubblici essenziali, commenta con l'Adnkronos la paralisi ed il disagio vissute oggi da molte città italiane, per il nuovo stop proclamato nel settore del trasporto pubblico locale. Un fronte caldo, questo, destinato ad infuocarsi ulteriormente e che da gennaio a giugno di quest'anno ha già vissuto giornate campali: nei primi 6 mesi del 2013 sono stati 155 gli scioperi effettuati, su 211 proclamazioni, di cui 19 blocchi selvaggi, scioperi improvvisi fuori dalla regolamentazione di legge.
Un 'trend' che con ogni probabilità, stimano i tecnici della Commissione, porterà a nuovi record rispetto ad un 2012 vissuto pesantemente sotto il profilo della conflittualità: 36 gli scioperi selvaggi, l'equivalente di circa 150 giorni di astensione dal lavoro. Ed è per questo, per cercare di disinnescare la miccia accesa dallo stallo delle trattative tra governo, aziende e sindacati, che l'Autorità sta pensando di convocare a breve le parti sociali per valutare la possibilità di modificare le regole del settore soprattutto quella relativa all'intervallo minimo tra azioni di sciopero, attualmente di 10 giorni.
"L'idea di ripensare la regolamentazione del settore e interrogarsi sull'intervallo minimo, parte da questa situazione. La bussola della nostra attività istituzionale è quella che prevede di bilanciare i diritti dei lavoratori, sulla base dei quali autorizziamo l'insopprimibile diritto di sciopero, con quelli dei cittadini utenti, ma è chiaro che non si possono tollerare scioperi che mettano in ginocchio le città con una frequenza insopportabile", prosegue Alesse, ricordando come Roma, ad esempio, abbia già vissuto dall'inizio di gennaio 11 giorni di scioperi nel settore del trasporto in generale, "con una media di due scioperi al mese''.
"Vedremo con le parti sociali quale sarà la giusta esigenza", dice ancora, augurandosi piuttosto che "il governo trovi le risorse per finanziare il rinnovo del contratto del trasporto pubblico locale" visto che l'accordo siglato l'aprile scorso tra le parti ed il governo ha un carattere sperimentale e limitato e incrociando le dita davanti a un mese, il prossimo, che ha già in calendario proteste a raffica.