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Data: 04/06/2013
Testata giornalistica: Il Tempo
È iniziato il giugno degli scioperi. Il Garante: «Due proteste al mese sono troppe. Ora nuove regole»

La linea A della metropolitana aperta solo dalle 15, bus a singhiozzo e strapieni, traffico in tilt e disagi per tutta la giornata. Un film già visto quello andato in scena ieri, data scelta dalla Fast Confsal per lo sciopero di 24 ore del trasporto pubblico locale. Un film che, nonostante l’insofferenza dei cittadini, vedrà numerose repliche per tutto giugno, con un programma che si infittisce - guarda caso - a ridosso o a conclusione del week end.

La prossima fermata della via crucis di turisti e pendolari è prevista per venerdì 14. A incrociare le braccia per tutto il giorno saranno gli aderenti a Ubs-Lavoro Privato. Nello stesso giorno possibili disagi per chi deve volare a causa dello sciopero di assistenti di volo e personale di terra di Usb, Uil Trasporti, Cub, Flai Ts. Week-end di partenze a rischio quello di sabato 8 e domenica 9 giugno con mobilitazioni che interesseranno tutto il settorre ferroviario. Il personale della rete laziale Rfi incrocerà le braccia dalle 9 alle 17 di domenica mentre i lavoratori di Trenitalia sciopereranno dalle 21 di sabato alle 21 di domenica. Lunedì 17 sarà invece il giorno del settore della sicurezza e circolazione stradale con la protesta di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fist Confail. A fermarsi saranno i lavoratori dell'Aci Global. Il mese di fuoco si chiude con la manifestazione nazionale a Roma delle tute blu del settore auto della Fiom Cgil.

Un’agenda insostenibile per una città qualsiasi, figuriamoci per una capitale europea che ha già tanti problemi di mobilità nei giorni normali. Una media di due scioperi al mese che fa sbottare anche il Garante. «Premesso che lo sciopero odierno (di ieri, ndr) del trasporto pubblico a Roma è stato giudicato legittimo - scrive Roberto Alesse, presidente dell'Autorità di garanzia per gli scioperi nei servizi pubblici essenziali - non si può non rilevare che dall'inizio del 2013 la città di Roma ha subito 11 giorni di astensione con una media di due scioperi al mese. Pur riconoscendo la serietà dei problemi dei lavoratori che attendono il rinnovo del Contratto collettivo nazionale scaduto nel 2007 - continua Alesse - credo che una tale frequenza pregiudichi seriamente il diritto alla mobilità dei cittadini». È lo stesso arbitro a chiedere nuove regole. «Sarà opportuno valutare nelle prossime settimane - conclude il Garante - anche insieme alle parti sociali, la possibilità di apportare una modifica della regolamentazione di settore, in particolare con riferimento alla disciplina sull'intervallo minimo tra azioni di sciopero, attualmente limitato a dieci giorni».

La protesta di ieri ha coinvolto il 20% del personale Atac e ha causato la chiusura fino alle 15 della linea A della metro, numerose corse soppresse sulla Ferrovia Roma-Viterbo e autobus a singhiozzo per tutto il giorno. Il Codacons ha fatto un esposto mentre il sindaco Gianni Alemanno, impegnato in campagna elettorale, pretende spiegazioni. «Non è possibile, qui ci sono sempre scioperi e chi paga sono sempre i cittadini», ha detto intervistato da Radio Città Futura sulla possibilità che l'Atac possa prevedere una soglia di servizi superiore al minimo garantito dalla legge. Il sindaco chiede un uso più massiccio della precettazione da parte del Prefetto, ma «se per caso l'Atac può fare di più e non lo fa - è la poco velata minaccia - veramente li prendo a calci nel sedere».

LPN-TRASPORTI, CODACONS: ESPOSTO A PROCURA CONTRO SCIOPERO MEZZI PUBBLICI

«Dopo il terzo sciopero in tre settimane indetto nel settore dei trasporti pubblici a Roma, il Codacons dice basta e annuncia la presentazione di un esposto in procura a tutela degli utenti». Lo scrive l'associazione in una nota. «I cittadini romani - afferma il presidente Carlo Rienzi - sono esasperati dai continui scioperi che si susseguono nei trasporti pubblici».

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