Il sindaco: «Siamo nelle mani della Ragioneria dello Stato». Oggi la visita del ministro Trigilia in città e nei centri del cratere
L’AQUILA Tra L’Aquila e il miliardo c’è di mezzo la Ragioneria generale dello Stato. Lo aveva anticipato sabato il sindaco Massimo Cialente, ieri tornato dall’incontro col premier Enrico Letta con un’inconsueta cautela. «L’incontro è andato molto bene», sostiene il sindaco, che oggi accoglie per la prima volta il ministro per la Coesione territoriale Carlo Trigilia in visita al capoluogo di regione e ai centri del cratere sismico. «Il discorso sulla ricostruzione è stato affrontato ad ampio raggio. Comunque bisogna attendere la decisione sull’emendamento del governo. Un’altra battaglia è quella per le annualità dal 2014 al 2018. Di queste cose però parlerò dopo, appena avremo avuto delle certezze sull’esito della trattativa». IL MINISTRO. Oggi alle 10 il delegato del governo per la ricostruzione incontra a Fossa i sindaci del cratere sismico capeggiati dal coordinatore delle aree omogenee Emilio Nusca. I sindaci, al contrario di Cialente, vogliono mantenere una linea meno belligerante rispetto a quella di Cialente. Un segnale di «compostezza istituzionale», come è stato definito da qualcuno. Dopo il confronto con gli amministratori il ministro si sposterà a Villa Sant’Angelo per una visita del paese devastato dal sisma. Nel pomeriggio, dalle 16 alle 18, nell’aula consiliare del Comune dell’Aquila, il sindaco accoglierà il ministro e il prefetto Francesco Alecci che ha diffidato Cialente sulla questione del tricolore da rimettere a posto. Sulla visita del ministro interviene l’ex parlamentare Romeo Ricciuti, presidente onorario del Centro studi italiani nel mondo «Lorenzo Natali». Per Ricciuti «per un anno e mezzo sono state fatte chiacchiere, ora dal nuovo ministro mi attendo una svolta». LE COMMISSIONI. La visita del ministro coincide con l’approdo dell’emendamento del governo al decreto legge sulle «Emergenze ambientali e altre misure per i territori terremotati» davanti alle commissioni Lavori pubblici e ambiente del Senato. A questo emendamento è appesa la speranza di 1,2 miliardi per L’Aquila e il cratere, da ricavare con l’aumento delle marche da bollo (da 1,81 a 2 euro e da 14,62 a 16 euro). In ballo anche altre decisioni, tra le quali il rinnovo dei contratti precari, l’allentamento del patto di stabilità interno per i Comuni del cratere e la gestione dello smaltimento delle macerie. NIENTE PROROGHE. L’assessore Pietro Di Stefano si allinea alla posizione del sindaco nel dire no alle proroghe per la presentazione delle schede parametriche delle case danneggiate. «Mentre si è impegnati con il governo in un confronto, dalle modalità sempre più aspre, per poter avere risorse certe e costanti per L’Aquila, le sue frazioni e i centri del cratere sismico, il presidente dell’Ordine degli Ingegneri assume ancora posizioni dilatorie sulla presentazione delle schede parametriche. La sua “apprensione da scadenza” la può curare diversamente che col far ritardare la presentazione delle schede per le quali, ricordo, ai tecnici viene corrisposto il 2% delle loro spettanze oltre che il rimborso delle indagini effettuate, qualora documentate: basterebbe collaborare al tavolo delle istituzioni. Le schede, come ha ricordato il responsabile dell’ufficio speciale, sono indispensabili per la programmazione dei “comparti di cantierabilità” e per impegnare, presto e bene, le somme che verranno assegnate. È notorio che una delle condizioni richieste dal governo per l’erogazione dei contributi sia stata quella che si doveva spendere il pregresso prima di poter chiedere ancora finanziamenti. Ma il complesso iter della filiera nell’elaborazione dei progetti e la mancanza totale dell’esame di quelli nei centri storici, rallentava l’intero processo. Ora, proprio grazie alla scheda parametrica e alla costituzione dell’ufficio speciale, possiamo considerare superata quella pericolosa fase di stallo. Solo un sistema organizzato di presentazione delle schede potrà scandire, in particolare per le frazioni, i tempi d’accesso ai contributi».