PESCARA Al tavolo del Patto per lo sviluppo arriva il ministro alle Infrastrutture Maurizio Lupi. Domani, alle 16, nella sede pescarese della Regione, istituzioni e parti sociali apriranno un confronto con il rappresentante del Governo che dovrebbe concludersi con la sottoscrizione di impegni precisi: opere, costi, tempi di realizzazione.
L'Abruzzo che tra gli anni Sessanta e Novanta si emancipò grazie a porti, aeroporti, autostrade e ferrovie (un richiamo straordinario per gli investimenti della grande industria), dirà che bisogna ripartire da qui. Anche perché da vent'anni su questo fronte non si muove foglia. Anzi, come ricorda la Cisl, un punto di partenza c'è: la firma dell'accordo quadro sulle infrastrutture con l'ex ministro Corrado Passera, un pacchetto che per l'Abruzzo vale sulla carta 962 milioni di euro, ma che allo stato attuale può contare solo su una disponibilità di 207. Troppo poco per Cgil, Cisl e Uil che presenteranno un documento unitario al tavolo della Consulta, con alcune criticità infrastrutturali che il segretario della Cisl, Maurizio Spina sintetizza così: un porto e un aeroporto regionale ancora da completare, un interporto mai decollato, una viabilità insufficiente in aree industriali importanti, come la Fondovalle Sangro.
EUROPA
Al Governo le parti sociali chiedono soprattutto di affrontare un percorso condiviso con l'Europa e il territorio, trasformando l'Abruzzo in un laboratorio pilota per individuare i finanziamenti nazionali necessari al rilancio delle infrastrutture. Gli strumenti indicati dalla Cisl sono il partenariato pubblico-privato, l’istituzione di società di corridoio e di organismi sovraregionali per la gestione di sistemi complessi. Altra richiesta: un coordinamento con le regioni interessate ai grandi progetti, che porti anche ad un patto politico tra Governo e Regioni, con il coinvolgimento dell'Unione europea. Un coordinamento vero, e non di facciata, per dare risposte a problemi di stretta attualità come la velocizzazione della linea ferroviaria sulla dorsale adriatica e la mobilità di merci e passeggeri verso l'Europa centrale e orientale, il sostegno finanziario al progetto strategico della macroregione Adriatica-Ionica, l'inserimento dell'Abruzzo, con Lazio e Croazia, nel corridoio 8, lungo l'asse strategico Civitavecchia-Ortona- Ploce.
Importante, domani, sarà anche l'interlocuzione del governatore Gianni Chiodi con il ministro. Ma è già polemica con il Pd, unico partito di opposizione che siede al tavolo della Consulta del Patto. Il capogruppo in Consiglio regionale, Camillo D'Alessandro, annuncia per oggi una conferenza stampa con il segretario regionale del suo partito, Silvio Paolucci: «Tireremo fuori le carte sulle invenzioni, le bugie sulle infrastrutture in Abruzzo».