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Pescara, 18/12/2025
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Data: 06/06/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
«Regione e Trenitalia, è tempo di muoversi». Confesercenti: Abruzzo verso l’isolamento, basta con le tattiche pre-elettorali

PESCARA E’ giustamente diventata una questione centrale, quella dell’Abruzzo rimasto ai margini dei collegamenti ferroviari. Una questione che Sangritana, con il suo presidente Pasquale Di Nardo ha avuto il merito di sollevare, e che prima il deputato di Sel Gianni Melilla e poi il segretario regionale Uil Roberto Campo hanno rilanciato: Trenitalia, sostengono, deve fare di più, e nel caso consentire a Sangritana di coprire i servizi che non può assicurare. Secca la replica della direzione regionale di Trenitalia: è la Regione che decide, attraverso i contratti di servizio, è la Regione che deve trovare i fondi, se può e se crede, e quanto all’alta velocità sull’adriatica servono due miliardi.
L’argomento è diventato materia di campagna elettorale: il governatore Gianni Chiodi e l’assessore ai Trasporti Giandonato Morra hanno fatto gruppo, a Bari, con le altre Regioni adriatiche per premere su Trenitalia, ma il centrosinistra li accusa di immobilismo, e insomma la partita è tutta all’interno del campo politico, rischiando di arenarsi nel pantano pre-elettorale. Proprio per questo alza la voce Enzo Giammarino, direttore regionale di Confesercenti: «Se si indebolisce anche il turismo per l’Abruzzo non c’è futuro. Si mettano da parte le tattiche pre-elettorali investendo tutte le energie per rafforzare i collegamenti da e per l’Abruzzo, perchè è forte il rischio di isolamento a causa dell’indebolimento della rete di trasporti. Che Trenitalia e Sangritana parlino solo attraverso i giornali è fuori dal mondo».
«LUPI, 207 MILIONI NON BASTANO»
Giammarino sostiene che «il trasporto ferroviario aumenterà esponenzialmente il proprio peso nella scelta delle destinazioni per le vacanze. È inutile che Trenitalia si limiti ai numeri: che l’Abruzzo sia una piccola regione lo sappiamo già. Ma se la funzione di Trenitalia e del gruppo Fs è solo quella di far quadrare i conti in maniera ragionieristica, allora lo Stato può anche venderla al miglior offerente e vedere se è in grado di reggere al mercato vero, quello senza rete né recinti, dove si misura la qualità dei servizi. Altrimenti il gruppo Fs si sieda al tavolo e dica come vuole sviluppare la rete in Abruzzo. E intanto la nostra Regione, proprietaria di Sangritana, non riesce a sviluppare una strategia per i collegamenti con Bologna e Napoli. La Regione fra rete ferroviaria, aeroporto e sistema portuale non ha saputo proporre un modello di trasporto pubblico efficace. Che esistano ancora tre società pubbliche di trasporto di proprietà della Regione ne è la prova. Il turismo è l’unica ancora di salvezza per l’Abruzo, basta perdere tempo».
Oggi si parlerà di infrastrutture e collegamenti ferroviari e aerei con il ministro Maurizio Lupi, a Pescara, nella riunione del Patto per lo sviluppo. Maurizio Spina, segretario regionale Cisl: «Con il nuovo accordo-quadro sulle infrastrutture è prevista una somma di 962 milioni di euro, di cui l’Abruzzo può averne un’immediata disponibilità di soli 207. E’ troppo poco per colmare le carenze infrastrutturali della nostra regione».

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