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Data: 06/06/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Aeroporto, primo volo a L'Aquila, la meta si sceglie online

Partenza dall’Aquila, arrivo... da scegliere su Internet. Rombano i motori per il primo volo dall’aeroporto dei Parchi, previsto per luglio. La meta la sceglieranno gli utenti di Internet che parteciperanno al sondaggio su www.aeroportodeiparchi.it. Con un clic, inoltre, si avrà diritto a uno sconto del 50 per cento sul prezzo del biglietto. Un’iniziativa commerciale lanciata dalla Xpress, la società che gestirà lo scalo per vent’anni. Stavolta, insomma, il primo storico decollo sembra davvero vicino. «Siamo pronti - dice Giuseppe Musarella, general manager della Xpress -, stiamo aspettando solo che si mettano a punto le ultime questioni organizzative. Il sondaggio su Internet sarà preso in grande considerazione nella scelta delle destinazioni, un passaggio che riveste un ruolo fondamentale sotto il profilo commerciale». Per il resto i prossimi step sono ben definiti: manca semplicemente la scelta del luogo e dell’ora della conferenza stampa per illustrare il definitivo lancio dell’attività dell’aeroporto. Si sa solo che si terrà a Roma, in una location «fortemente istituzionale». Già la settimana prossima potrebbe esserci l’annuncio dell’incontro con la stampa nel quale, tra le altre cose, saranno rivelati la data del primo volo e il piano complessivo di sviluppo dello scalo sul quale l’amministrazione comunale punta molto. Contestualmente dovrebbe arrivare anche l’ufficialità della certificazione Enac (Ente nazionale aviazione civile). D’altronde, come conferma Musarella, l’aeroporto dei Parchi è pronto dopo un ampio restyling necessario per adeguarlo agli standard più moderni: «I lavori sull’aerostazione sono stati completati, ora stiamo ragionando sull’aspetto delle direttrici turistiche, del marketing e del business». A questo proposito ha scatenato polemiche la puntata di Report nella quale Assareoporti ha detto a chiare lettere che gli scali sotto il milione di passeggeri l’anno faticano a chiudere il bilancio in parità e non fanno utili: «È una valutazione giusta corretta per le strutture che sono a totale gestione pubblica - replica Musarella -. Va fatto un discorso diverso, invece, per gli scali in cui sono presenti privati che puntano su strategie diverse e riescono a fare business non solo nel settore dell’aviazione. Ce ne sono diversi esempi in Italia ed è il caso dell’Aquila, dove l’investimento riguarda un contesto più ampio del solo aspetto dei voli commerciali».

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