PESCARA L'Abruzzo giocherà fino in fondo la partita per l'alta velocità. Dopo la visita del ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, che ha assicurato il massimo impegno per far affluire i fondi in Abruzzo, l'assessore regionale ai Trasporti, Giandonato Morra, rilancia: «Continueremo a lavorare con le altre Regioni per far sì che l'alta velocità non si fermi ad Ancona, ma venga estesa al resto delle Marche, all'Abruzzo, alla Puglia e al Molise. La nostra determinazione è confermata dall'atto aggiuntivo all'accordo quadro sulle infrastrutture, che solo noi e l'Emilia Romagna abbiamo presentato». L'intesa sta per portare in dote 207 milioni di euro e altri 775 milioni potrebbero essere sbloccati nei prossimi mesi. Nel frattempo, però, l'Abruzzo non starà a guardare. «Non appena saranno consegnati i nuovi Etr 1000 nelle regioni interessate dall'alta velocità - spiega l'assessore - Trenitalia ci farà avere gli Etr 500, grazie ai quali miglioreremo notevolmente i tempi di percorrenza». Diventerà possibile, solo per fare un esempio, collegare Pescara a Milano in meno di 4 ore, pur senza disporre delle infrastrutture per l'alta velocità. Morra coglie l'occasione per togliersi qualche sassolino dalle scarpe: «Si è fatto terrorismo sostenendo che la Puglia non sarebbe più interessata alla linea Adriatica e che ciò ci condannerebbe all'isolamento, mentre solo pochi giorni addietro il presidente Vendola ha ribadito l'assoluta strategicità di questa dorsale». L'assessore ne ha anche per chi invoca lo sbarco in Abruzzo di Ntv, azienda attiva nel settore dell'alta velocità. «Ntv non può essere interessata all'Abruzzo per il semplice fatto che non ha treni a disposizione - rimarca l'esponente della giunta Chiodi -. Tanto è vero che il primo viaggio di Italo, il treno che avrebbe dovuto collegare Ancona e Milano in 3 ore, è slittato da giugno a dicembre». Le difficoltà dell'azienda fondata da Montezemolo e Della Valle sono confermate dai risultati operativi del 2012, che evidenziano un rosso da 140 milioni di euro e una perdita netta di 83 milioni di euro.