L’AQUILA In commissione regionale di Vigilanza si è discusso del futuro di Sistema, società controllata da Arpa che svolge servizi in house per la stessa azienda di trasporto. Il presidente dell’Arpa, Cirulli, sostiene che la società debba essere dismessa in virtù dell’articolo 4 del D.l.95/2012 che vieta agli enti pubblici di continuare ad affidare servizi in house alle proprie controllate. Di parere opposto il Pd, con i consiglieri D’Amico, Di Pangrazio e Ruffini, ed i sindacati. Per il Pd «Arpa non rientra tra gli enti pubblici soggetti a limitazioni di affidamenti in house. Su questa norma va, però, fatta chiarezza prima di decisioni avventate sul futuro di Sistema».
Secondo il Pd, bisognerebbe prima ascoltare i sindacati, che attraverso il loro legale sostengono la non applicabilità della norma del D.l. 95/2012 nel caso di Sistema, poi sospendere l’aggiudicazione della gara fatta da Arpa recentemente, infine costituire un tavolo di lavoro coordinato dall’assessore ai Trasporti Morra cui dovrebbero partecipare sindacati, Arpa e commissione di Vigilanza.
«In questa vicenda -dicono poi Ruffini, D'Amico e Di Pangarazio- emerge tutto il disinteresse della giunta regionale verso Sistema. Mentre la commissione di Vigilanza cerca in ogni modo di trovare una via di uscita, la giunta ha già mandato a casa i lavoratori. Eppure le responsabilità del debito di Sistema sono anche della Regione che sceglie i vertici dell'Arpa che controlla la società. Dobbiamo aiutare i lavoratori di Sistema».