«Ritengo la questione della ricostruzione dell’Abruzzo un’emergenza nazionale». Lo ha dichiarato ieri Silvio Berlusconi in una nota. «Ho esaminato nel dettaglio con il presidente della Regione, Gianni Chiodi, i problemi della ricostruzione in Abruzzo. Come tutti sanno, nel periodo dell'emergenza mi ero personalmente impegnato affinché all' Aquila si facessero miracoli. Sono stati fatti - ha affermato l’ex presidente del Consiglio -. E le uniche risorse spese sino a oggi sono ancora quelle stanziate proprio dal mio Governo». Per l’ex premier, ora è il momento di ripartire «dopo il periodo di blocco. Ritengo la questione della ricostruzione dell'Abruzzo un’emergenza nazionale». Il rifinanziamento della ricostruzione, a detta di Silvio Berlusconi, deve «avvenire seriamente, non con pochi milioni di euro l'anno, ma con almeno un miliardo di euro l'anno, come abbiamo sempre dichiarato e come abbiamo ripetuto al presidente del Consiglio all'atto stesso della costituzione del Governo. Per il Popolo della Libertà - ha concluso Berlusconi - è questa una priorità del Governo, di questo Governo di cui facciamo parte. Il presidente Letta ne è pienamente consapevole».
La senatrice Stefania Pezzopane ha subito replicato a Berlusconi: «Invece di parlare e basta, venga in Senato, dove è stato eletto, e dove si sta esaminando il decreto emergenze che riguarda anche la ricostruzione dell'Aquila e del cratere. Se alle sue parole di allora fossero seguiti i fatti, non saremmo nelle condizioni attuali».