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Data: 13/06/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Legge elettorale un altro nulla di fatto sulla modifica. I partiti abruzzesi si confrontano sui nodi da sciogliere ma domani è l’ultimo giorno per intervenire sulla norma

Presentare un progetto di legge che introduca il sistema della doppia preferenza di genere. Nasce con questo obiettivo il comitato "Ora si può, ora si deve", costituito dalla consigliera di Parità della Provincia di Pescara, Vittoria Colangelo. Ad oggi hanno già aderito soggetti dei diversi schieramenti politici, tra cui Federica Chiavaroli, Nicoletta Verì, Alessandra Petri, Fabrizio Di Stefano, Marinella Sclocco, Maurizio Acerbo e Gemma Andreini. Le azioni messe in atto per poter intervenire nei tempi strettissimi verranno illustrati oggi nel corso di una conferenza stampa in Provincia, a Pescara. «La doppia preferenza di genere», commenta Colangelo, «rappresenta una concreta opportunità per consentire alle donne di 'correre ad armi pari' nelle competizioni elettorali regionali». (l.d.)

PESCARA Incompatibilità tra consigliere e assessore, doppia preferenza di genere, collegio unico e ineleggibilità di sindaci, presidenti di provincia ed assessori comunali e provinciali. Sono i punti sui quali in queste ore si stanno confrontando i partiti abruzzesi per capire se è possibile raggiungere un accordo. I tempi, in ogni caso, sono molto stretti, perché domani è l'ultimo giorno utile per modificare la legge elettorale prima che scattino gli ultimi sei mesi di legislatura, durante i quali lo statuto regionale vieta che si metta mano alla legge. Per oggi è prevista la conferenza dei capigruppo, i quali devono stabilire se il consiglio regionale di domani si svolgerà, così come preannunciato, o meno. E' facile intuire, però, che si assisterà solo ad un buco nell'acqua: con tutta probabilità la seduta non si svolgerà e le regole del gioco resteranno invariate. Nessuna intesa raggiunta, intanto, nell'incontro di ieri tra i capigruppo di Pdl e Pd, Lanfranco Venturoni e Camillo D'Alessandro. Quest'ultimo, sul fronte dell'incompatibilità tra assessore e consigliere regionale, parla di « “potentato” del presidente di turno» e di «imperatore regionale» e, rilanciando la «necessità di affrontare la questione della modifica della legge anti sindaci», afferma che «aiuterebbe se Chiodi avesse il coraggio di dire quando si vota, ma almeno questo lo sa fare?». Il consigliere Gianfranco Giuliante (Pdl), firmatario assieme ad altri sei colleghi di centrodestra di un documento in cui si invita la maggioranza a superare l'impasse, evidenzia come «la sciagurata ipotesi del far finta di nulla, di evitare ogni dibattito, sarebbe una scelta inopportuna, poco dignitosa, offensiva per i cittadini e per il ruolo alto di una assemblea legislativa». Anche Riccardo Chiavaroli (Pdl) auspica che «questi temi si abbia il coraggio di discuterli venerdì in aula». Il consigliere cita Marco Pannella, nel caso in cui ciò non dovesse accadere: «Tirare a campare è la premessa per tirare le cuoia».

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