Il messaggio del governatore Gianni Chiodi è chiaro: il Comune dell’Aquila non sa spendere i fondi della ricostruzione, quindi non merita risorse aggiuntive. Sembra andare nella direzione opposta rispetto al Comune l’ex commissario alla Ricostruzione che non ha fatto mistero di aver sussurrato al premier Enrico Letta la necessità di un ritorno al passato: vedi struttura commissariale. «Al 31 dicembre - svela Chiodi - c’erano ben 200 milioni di euro di giacenza di cassa, cui va aggiunto l’avanzo di amministrazione pari a cento milioni di euro». «Affinché il governo nazionale riconosca l’attribuzione di almeno un miliardo di euro l’anno per la ricostruzione - dice - è necessario che gli enti attuatori dimostrino di saper spendere le risorse trasferite negli anni precedenti. Dal 2009 in poi il Comune dell’Aquila mostra una sofferenza drammatica nella capacità di spesa. E questa sofferenza è evidente anche agli occhi attenti dell’amministrazione centrale. Questo non è un buon viatico affinché il governo si attivi celermente per finanziarie i prossimi interventi di ricostruzione. Negli ultimi incontri avuti a livello governativo mi è stata evidenziata la circostanza che in termini finanziari il Comune dell’Aquila ha registrato una giacenza di cassa al 31 dicembre del 2012 pari ad oltre 200 milioni di euro. A questo si deve aggiungere il dato dell’avanzo di amministrazione - sempre al 31 dicembre del 2012 - pari a 100 milioni di euro, di cui oltre 60 maturati nella sola annualità 2012». «La maggior parte di queste risorse sono quelle arrivate al Comune dell'Aquila dal governo centrale e dal Commissario Delegato per la Ricostruzione, finalizzate ad interventi di emergenza e di ricostruzione. Tale situazione mostra una evidente paralisi della macchina amministrativa comunale che, per ragioni comprensibili, crea più di un imbarazzo quando, come in questi ultimi giorni, ci si attiva per chiedere nuove e più importanti risorse». Per Chiodi «più che gesti eclatanti e corse affannate ad attribuirsi meriti di molte vittorie di Pirro sarebbe necessario che chi ha la responsabilità di guidare il Comune capoluogo dell’Abruzzo si ingegni per spendere quanto ha in cassa». «Corre l’obbligo di essere credibili». Il sindaco Massimo Cialente sollecitato sulla questione ha spiegato che sarà tenuta una conferenza stampa.