Il segretario della Cisl apre il congresso: "Il paese è al collasso. Il 22 giugno saremo insieme a piazza San Giovanni: vogliamo un choc fiscale positivo, tagliare le tasse, rilanciare consumi e investimenti. Su rappresentanza accordo storico"
L'accordo sulla rappresentanza tra le parti sociali "senza enfasi si può definire storico". Lo afferma oggi (12 giugno) Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, aprendo il XVII congresso del suo sindacato.
Le parti sociali, ha aggiunto, "sono pronte a fare la loro parte. Tocca ora al governo e alle forze politiche assumere le iniziative necessarie per far uscire il paese dalla crisi. La situazione economica e sociale è al limite del collasso. Nel 2012 quasi un milione di famiglie hanno vissuto senza alcun reddito".
"La disoccupazione ha raggiunto cifre agghiaccianti - dice ancora Bonanni -. La cassa integrazione viaggia ormai sopra i cento milioni di ore mensili. Dobbiamo insistere ancora di più nella diffusione dei contratti di solidarietà. Ma dobbiamo trovare anche altre risorse per il finanziamento degli ammortizzatori in deroga, per gli esodati, i non auto-sufficienti, i precari della pubblica amministrazione e della scuola, i tantissimi giovani senza lavoro".
Il 22 giugno Cgil, Cisl e Uil vanno in piazza insieme. Così Bonanni: "Saremo a Piazza San Giovanni il prossimo sabato 22 giugno insieme a Cgil e Uil. Sarà una manifestazione di protesta ma soprattutto di proposte. L'obiettivo che indichiamo è uno choc fiscale finalmente positivo, un taglio forte delle tasse per rilanciare consumi e investimenti".
Oggi il mondo del lavoro "serve una vera flessibilità d'accesso", a suo avviso. "C'è il problema degli esodati, per i quali va trovata una soluzione definitiva, per evitare che ci siano lavoratori privilegiati e altri penalizzati. Ma va reintrodotta una vera flessibilità nell'accesso al pensionamento, anche perché non tutti i lavori sono uguali. Un edile non è come un alto dirigente dello stato. Una maestra d'asilo non è come un magistrato. Discutiamone serenamente senza demagogia".
Bonanni ha poi criticato le imprese. "Devono fare di più - queste le sue parole -. Basta con la testa solo alla finanza, ai servizi monopolistici senza concorrenza e dalle uova d'oro, ai giornali, alle televisioni, alle squadre di calcio".