Con un vero colpo di scena, proprio qualche minuto prima del taglio del nastro del salone della Ricostruzione all’ex Italtel, il sindaco Massimo Cialente ha indossato la sua fascia tricolore; la stessa che qualche mese fa aveva inviato al presidente Napolitano (che peraltro gli aveva fatto riavere). A convincere il primo cittadino a smettere la protesta è stato il segno di buona volontà mostrato dal governo. L’ok del Senato al miliardo e duecento milioni spalmato in sei anni dal 2014 e la possibilità di anticipare almeno 150 milioni con un trasferimento dal Cipe pubblico a quello privato, tanto è bastato al primo cittadino per far tornare anche le bandiere tricolori a sventolare su tutte le sedi comunali. «Ma la battaglia non finisce qui - ha spiegato il sindaco -, ora ci concentreremo sul miliardo l’anno che deve arrivare attraverso la riattivazione del mutuo con la cassa depositi e prestiti. Lo spiegheremo all’Europa io e il presidente della Provincia, Antonio Del Corvo, in occasione di un’audizione a Bruxelles il 26 giugno». Insomma per Cialente il cronoprogramma è salvo almeno per il 2013 raschiando il fondo del barile. Ora i progettisti, dice, non hanno più alibi: «Convocherò le imprese spiegando loro che è passato in Senato l’emendamento che prevede il pagamento dei Sal solo dopo che le stesse avranno pagato tutti i fornitori. Inoltre scriverò una lettera chiedendo che lo 0,5 dei loro profitti venga girato alle società sportive». Giorgio De Matteis è molto critico: «La montagna ha partorito il topolino. Siamo di fronte a una trattativa al ribasso che ha prodotto la solita presa per i fondelli». Intanto quella di ieri è stata una bella festa al salone della ricostruzione che si è gemellato con Bologna Fiere. Oltre ai capi degli Uffici Speciali (Aielli ed Esposito) è arrivato anche il sottosegretario Giovanni Legnini.