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Data: 15/06/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Fondi alle imprese, bollette elettriche meno care e mutui più facili

ROMA È un pacchetto corposo il «decreto del fare». Si tratta di 47 articoli che potrebbero diventare 56. Lo deciderà domani il consiglio dei ministri convocato nel pomeriggio. Dentro c’è un mix di interventi: 2 miliardi per sbloccare cantieri già avviati, tra i quali la metropolitana C a Roma; 5 miliardi per rifinanziare la legge Sabatini sull’acquisto di macchinari per le piccole imprese; emissione di obbligazioni per facilitare i mutui sulla casa (ancora in fase di valutazione); revisione del Cip 6 sulle rinnovabili «assimilate» che riduce di 500 milioni il costo delle bollette elettriche; forte spinta all’Agenda digitale. E poi una valanga di norme di semplificazione burocratica per chi fa impresa: via certificati inutili, via le montagne di carta dal lavoro alla sanità che assorbono risorse e impediscono all’amministrazione di concentrarsi sui suoi compiti veri, di vigilanza e controllo.
A tutto questo si aggiungerà un disegno di legge che varerà ulteriori semplificazioni, ma ritenute meno urgenti, come quelle che alleggeriscono in parte l’iter per ottenere la cittadinanza italiana per i ragazzi nati qui da genitori stranieri. L’obiettivo è chiaro: aiutare l’economia a ripartire e ridurre il sovraccarico di costi burocratici per le aziende valutato dall’ex ministro della Funzione pubblica Filippo Patroni Griffi, oggi regista dell’operazione a Palazzo Chigi, circa 30 miliardi l’anno. Una montagna da demolire cominciando dai primi 8 miliardi attesi con gli interventi in cantiere.
LA CRESCITA

È affidata soprattutto agli interventi sulle infrastrutture, sul sostegno alle piccole imprese, sull’edilizia. I 2 miliardi, da assegnare ad un Fondo istituito al ministero Infrastrutture, sono divisi in quattro anni fino al 2016. Riguarderanno il collegamento ferroviario tra Piemonte e Val d’Aosta, le autostrade Pedemontana e Tangenziale esterna Est di Milano ma anche la tratta Colosseo-Piazza Venezia della Metro C, la linea M4 di Milano, la linea 1 della metropolitana di Napoli ed altri collegamenti autostradali in corso di realizzazione.
Il rifinanziamento del Fondo centrale di garanzia, ha spiegato il ministro dello Sviluppo Flavio Zanonato che si è battuto per inserire la norma nel decreto, «consentirà di attivare credito aggiuntivo per circa 50 miliardi». La Cassa depositi e Prestiti, inoltre, metterà a disposizione - come Il Messaggero ha anticipato ieri - 5 miliardi di credito agevolato per le imprese che innoveranno il processo produttivo con l’acquisto di macchinari fino a 2 milioni di euro. Previsti anche un aumento dell’addizionale Ires sulle rinnovabili (dal 10,5 al 13 per cento) e una revisione del meccanismo di incentivazione Cip 6 che dovrebbe consentire un taglio delle bollette «di almeno 500 milioni», ha sottolineato Zanonato. Spinta anche alle gare per la distribuzione di gas.
MENO CARTA

Sicurezza sul lavoro, comunicazioni all’Inail, certificati medici obsoleti, estensione della Scia, semplificazioni nell’edilizia vanno a completare il pacchetto di misure inserite nel decreto. C’è anche l’abolizione della tassa di stazionamento sulle barche da 10 a 14 metri e la sostituzione con un forfait annuo di 870 e 1300 euro per gli yacht da 14 a 17 e poi fino a 20 metri. Nel disegno di legge diverse deleghe al governo: per università, ricerca, scuola,delegificazione.
Barbara Corrao

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