Il mancato funzionamento della biglietteria automatica scatena la reazione spropositata di un passeggero che se la prende con il capotreno facendolo finire al Pronto soccorso. L'episodio, avvenuto mercoledì scorso sulla tratta Silvi-Teramo, viene riferito dalla Filt-Cgil che chiede maggiore sicurezza per gli operatori del settore. Il passeggero violento è salito a Silvi, insieme ad un'altra persona, riferendo che la macchinetta era guasta. Il capotreno Clemente Colantonio ha quindi invitato i due a fare il biglietto a bordo, ma il passeggero in questione si è rifiutato, il capotreno gli ha chiesto allora i documenti, ma lui ha affermato di non esserne in possesso. Colantonio ha chiesto allora l'intervento della Polfer, che, incredibilmente, a causa dei tagli, secondo quanto riferisce il sindacato, termina il turno alle 17. Il capotreno ha invitato quindi il passeggero almeno a pagare la tratta da Teramo a Giulianova, ma a questo punto è scattata la violenza: «Mentre il capotreno- racconta il sindacato - saliva sul treno per partire, gli veniva afferrata la gamba destra e trascinato giù dal treno facendolo cadere a terra dove veniva malmenato con calci e pugni. Nel frattempo interveniva il macchinista che afferrava l'aggressore che non aveva nessuna intenzione di fermarsi, è dovuto intervenire un altro capotreno in sosta a Giulianova per poter allontanare l'aggressore che continuava ad inveire». Alla fine l'aggressore è stato identificato dai carabinieri e il capotreno malmenato ha deciso di proseguire il suo lavoro fino a Pescara, dove poi è dovuto ricorrere alle cure del Pronto soccorso a causa di un occhio gonfio e del versamento di sangue anche all'esterno dell'occhio.