ROMA «Sul fisco serve un segno netto, il governo deve cambiare passo subito». L’ultimo allarme di Raffaele Bonanni arriva dal XVII Congresso nazionale della Cisl chiuso ieri a Roma con la riconferma a segretario generale del sindacato. Un traguardo tagliato con il 98% del consensi. Risale al 2006 l’esordio di Bonanni alla guida del sindacato di via Po, quando ad aprile prese il testimone di Savino Pezzotta. La prima conferma poi al congresso di giugno 2009 spiana la strada a quella di ieri, per un mandato di altri quattro anni, a meno che come è molto probabile non si arrivi a uno stop nel 2016. Abruzzese, 64 anni, Bonanni ha iniziato l’attività sindacale nella sua regione nel 1972. Dal ’91 al ’98 è stato il numero uno della Filca-Cisl, la categoria degli edili. Nel ’98 è entrato in segreteria confederale durante il mandato di Sergio D'Antoni. Riconfermato nei congressi del 2001 e del 2005, si è occupato di mercato del lavoro, formazione professionale, trasporti, infrastrutture e politiche per il Mezzogiorno. Prima di arrivare, nel 2006, alla guida della confederazione. Il Consiglio generale ieri ha anche modificato la norma del regolamento interno portando da 65 a 67 anni il limite di età per il segretario generale e per i segretari generali delle categorie interessate dai processi di accorpamento, in corso nella Cisl. E’ proprio alla luce di questo paletto che Bonanni dovrebbe lasciare l’incarico prima della scadenza naturale, e dunque nel 2016. Eletta anche la nuova segreteria confederale della Cisl, composta da Annamaria Furlan, Luigi Sbarra, Maurizio Petriccioli, Pietro Cerrito, Paolo Mezzio, Piero Ragazzini, Fulvio Giacomassi e Liliana Ocmin. Non solo. Il Congresso ha eletto i 103 nuovi componenti del Consiglio generale che si aggiungono ai 40 membri di diritto e ai 60 consiglieri designati dalle strutture regionali e dalle categorie: in totale 203 consiglieri, con una riduzione del 30% rispetto all’ultima composizione.