ROCCARASO Utilizzare i fondi Par-Fas per il potenziamento della linea ferroviaria Sulmona-Carpinone. La proposta arriva dalla minoranza all’indomani dell’accelerazione che il Comune di Castel di Sangro sta imprimendo alla realizzazione del collegamento funiviario con gli impianti di risalita dell’Aremogna. L’iniziativa è stata presentata e votata all’unanimità dall’intero consiglio comunale, nel corso della seduta di venerdì 14 giugno. «Poiché fino a questo momento non c’era stata una presa di posizione decisa in merito al progetto di collegamento funiviario tra Castel di Sangro e Roccaraso», spiega Denis Di Padova, promotore della proposta, «progetto che sta continuando il suo iter amministrativo, ho chiesto al sindaco e al consiglio un impegno preciso. L’economia, il flusso turistico del territorio possono infatti essere incentivati dal potenziamento della tratta ferroviaria Sulmona-Carpinone, sicuramente più funzionale in questo comprensorio a vocazione turistica rispetto a illusionistiche e discutibili iniziative di collegamento a fune». «Per questi motivi ho chiesto che il Comune si impegni a redigere un documento», prosegue Di Padova, «con il quale venga richiesto alla Regione Abruzzo di destinare i fondi Par-Fas disponibili per gli impianti di collegamento a fune per il potenziamento della tratta ferroviaria Sulmona-Carpinone. Ho deciso di sposare tale proposito lanciato dall’associazione ambientalista “Il Nibbio”, poiché finora da parte dell’amministrazione non erano state date risposte chiare in merito a quella che fosse la volontà politica della maggioranza sull’iniziativa». Anche il sindaco Francesco Di Donato è favorevole all’iniziativa e ha dovuto faticare non poco a convincere gli altri componenti di maggioranza, tanto da sospendere, dopo la richiesta della minoranza, la seduta del consiglio. «Abbiamo votato all’unanimità una proposta politica valida e meritevole di attenzione», è stato il commento del sindaco. «Posso dirmi molto soddisfatto per questo risultato importante per il futuro dell’intero comprensorio», conclude Di Padova, «che ritengo potrebbe subire gravi ripercussioni qualora il progetto dovesse andare avanti. Esprimo un ringraziamento personale al sindaco Francesco Di Donato che ha avuto la lungimiranza di dare sostegno alla mia proposta».