PESCARA Il Pd chiede che la Regione torni al voto il prima possibile. Spiega il capogruppo Camillo D’Alessandro: «Non siamo stati consultati sulla data delle elezioni, ma se sarò convocato, dirò al presidente Chiodi che, per quanto ci riguarda, le elezione devono tenersi a novembre. La data di una elezione» prosegue D’Alessandro «non si decide in funzione della furbizia di chi si candida, ma per consentire la maggiore partecipazione possibile dei cittadini evitando o riducendo la piaga dell’astensionismo. Per questo votare a novembre significa di fatto svolgere una campagna elettorale tra settembre ed ottobre senza problemi di condizione avverse meteorologiche». D’accordo con la data anche il commissario dell’Idv abruzzese Alfonso Mascitelli: «Invieremo una lettera al Presidente della Repubblica e al Presidente della Corte d’Appello perché nella nostra regione possa essere rispettata la costituzione e si dia ai cittadini abruzzesi il sacrosanto diritto di tornare a votare alla scadenza naturale dei cinque anni». Anche Sel ha chiesto di votare a novembre. Chiodi che dovrà decidere la data assieme al presidente del consiglio Nazario Pagano e al presidente della Corte d’Appello ha detto che le scelte possibili sono tra novembre e fine febbraio, escludendo dicembre e gennaio. Intanto ieri il segretario regionale del Pd Silvio Paolucci, raccogliendo le indicazioni dei parlamentari e dei consiglieri regionali, ha chiesto al segretario nazionale Guglielmo Epifani che Giovanni Legnini resti al governo, declinando così l’offerta del sindaco di Roma Ignazio Marino che gli aveva chiesto di assumere la carica di assessore al Bilancio. Legnini aveva girato la richiesta al partito.