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Data: 18/06/2013
Testata giornalistica: Rassegna.it
Verso il 22 giugno - I sindacati al governo: cambiare subito

Le richieste di Cgil, Cisl e Uil per la manifestazione nazionale "Lavoro è democrazia". Affrontare l'emergenza occupazione, finanziare gli ammortizzatori, rispondere agli esodati. Tutelare i precari, rilanciare la scuola, una nuova politica industriale

Servono misure adeguate per affrontare l'emergenza occupazione: a partire dal finanziamento degli ammortizzatori sociali almeno per tutto il 2013 e la soluzione definitiva alla questione degli esodati. E poi l'immediata riduzione delle tasse per lavoratori dipendenti, pensionati e le imprese che assumono nel prossimo biennio. Sono queste alcune delle richieste di Cgil, Cisl e Uil che sabato 22 giugno scendono in piazza a Roma, per la manifestazione nazionale "Lavoro è democrazia".

Una manifestazione di protesta, ma anche di proposta. Per questo i sindacati spiegano la loro piattaforma rivendicativa e si rivolgono direttamente al governo. Le misure da prendere sono riassunte sul sito ufficiale della Cgil. Le tre Confederazioni chiedono il rilancio di politiche anticicliche, prevedendo la possibilità per i Comuni, che hanno risorse, di fare investimenti e di avviare i cantieri già deliberati fuori dal Patto di Stabilità.

Poi c'è la riduzione dei costi della politica, che non si può più rimandare perchè è "condizione per buone istituzioni e buona politica", insieme all'ammodernamento e la semplificazione della Pubblica amministrazione, che dovrà realizzarsi "non attraverso tagli lineari, ma con la riorganizzazione e l'efficacia del suo funzionamento, con il contenimento della legislazione concorrente ed eliminando tutte le formalità che rallentano le decisioni".

Bisogna investire nella scuola pubblica, nell'università, nella ricerca pubblica e nell'innovazione, e prorogare i contratti precari nella Pubblica amministrazione e nella scuola in scadenza. Tra le altre richieste dei sindacati c'è la definizione di una nuova politica industriale, con l'obiettivo di rilanciare la produzione, valorizzare le aziende che investono e tutelano l'occupazione. In primo piano anche la lotta alla povertà e il finanziamento della non autosufficienza, correggere le iniquità della legge Fornero sulle pensioni. Infine, applicare la riforma dell'Imu esonerando solo i possessori di un'unica abitazione, con un tetto riferito al valore dell'immobile.

Cgil, Cisl e Uil porteranno queste richieste in piazza a Roma il 22 giugno. "Secondo i sindacati non c'è più tempo per aspettare - spiegano -, bisogna frenare la caduta libera dell'economia del nostro Paese. La manifestazione del 22 giugno rappresenta per Cgil, Cisl e Uil un ulteriore momento per invocare provvedimenti 'urgenti' e 'indispensabili' che possano favorire gli investimenti, la redistribuzione del reddito e la ripresa dei consumi, per questo hanno deciso di promuovere un percorso di mobilitazione unitaria".

Sabato due cortei che attraverseranno le vie di Roma, per giungere in piazza San Giovanni alle 11. Qui concluderanno la manifestazione i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti.

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