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Data: 19/06/2013
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
Il pasticcio Filovia - Semaforo rosso a Filò sulla strada parco. Accesa discussione nel Comitato Via. Risultati da fornire entro un mese

Altolà della Regione alla Gtm: il comitato Via ha rinviato il verdetto definitivo, ma ha di fatto bocciato lo screening presentato dalla stazione appaltante, chiedendo di cambiare il percorso del filobus. Il comitato, inoltre, ha dato trenta giorni di tempo alla Gestione trasporti metropolitani per presentare dati più approfonditi che dimostrino la tesi dello scarso impatto ambientale del progetto fin qui realizzato. In sostanza, spiega Franco Gerardini (dirigente responsabile del settore Ambiente), «abbiamo chiesto alla stazione appaltante ulteriori dati sull'inquinamento acustico e su quello dell'aria». E poi, soprattutto, c'è la richiesta del comitato Via «di valutare l'ipotesi del tracciato alternativo alla strada-parco». È questa la vera svolta, giacché di mutare il percorso non si era mai parlato finora. Una svolta maturata ieri sera al termine di una riunione particolarmente vibrante, durata tre ore, nel corso della quale il comitato ha ascoltato le ragioni dei tecnici della Gtm e ha valutato le tante osservazioni al progetto presentate dai comitati cittadini e dal Wwf. Alla fine, pur diviso, il comitato Via ha deciso di votare per un ulteriore stop del cantiere, sospeso dal 24 ottobre 2012, mentre il Comune prende tempo sullo spostamento del mercato rionale del mercoledì da piazza Duca degli Abruzzi alla strada-parco. Alla vigilia, il Wwf aveva inviato una nota per diffidare il comitato Via dal prendere decisioni che non fossero pienamente legittime, linea che è stata in buona misura accolta dal comitato stesso. «La nostra associazione - afferma il Wwf - nel richiamare tutte le osservazioni già inoltrate relative alla scelta del tracciato, alla inadeguatezza strutturale dello stesso, alla scelta del mezzo e dell'elettrificazione, alla carenza dell'analisi dei costi/benefici e alla sicurezza dei cittadini, accoglie con soddisfazione la presa di posizione del comitato Via che non ha avallato un progetto macroscopicamente illegittimo. Iincontestabile che l'opera sia già stata pressoché interamente realizzata sul tracciato della strada parco Pescara-Montesilvano in assenza di valutazioni di sorta di impatto ambientale. Nel contempo, per giurisprudenza nazionale e comunitaria è altrettanto incontestabile che non è giuridicamente e materialmente possibile svolgere tali valutazioni in via postuma, dovendo la verifica ambientale effettuarsi su un progetto preliminare e non su un'opera realizzata. Da parte nostra, ribadiamo che tutto si riconduce all'articolo 29 del Degreto legislativo 152 del 2006 che determina chiaramente come nel caso di opere ad interventi realizzati senza la previa sottoposizione alle fasi di verifica di assoggettabilità o di valutazione in violazione delle leggi, nonché nel caso di difformità sostanziali da quanto disposto dai provvedimenti finali, l'Autorità competente, valutata l'entità del pregiudizio ambientale arrecato e quello conseguente alla applicazione della sanzione, dispone la sospensione dei lavori e può disporre la demolizione e il ripristino dei luoghi e della situazione ambientale a cura e spese del responsabile, definendone i termini e le modalità».

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