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Data: 19/06/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Esodati, no 730 e stop ai rimborsi. Nuova beffa per chi ha perso il lavoro e non ha indennità di disoccupazione o la pensione

ROMA Hanno perso il lavoro e non hanno né pensione né indennità di disoccupazione. Sono 400.000 i contribuenti senza sostituto d’imposta che non hanno potuto presentare il 730. Per loro la via obbligata resta quella della presentazione del modello Unico e quindi «dovranno aspettare circa due anni per ricevere rimborsi» fiscali. Con il 730, almeno i rimborsi, sarebbero arrivati prima dell’estate. La denuncia arriva dalla Consulta dei Caf, i Centri di Assistenza Fiscale. A chiusura della campagna fiscale 2013, la Consulta Nazionale dei Caf ha infatti stimato che siano circa 400mila i contribuenti che non hanno potuto presentare il modello 730 perché privi di un sostituto d’imposta che possa effettuare il conguaglio. «Ne consegue che questi soggetti, già in una situazione di evidente difficoltà economica, saranno ulteriormente penalizzati - riferisce il presidente della Consulta dei Caf, Valeriano Canepari - perché anziché ricevere il conguaglio a luglio, dovranno aspettare circa due anni per ricevere i rimborsi derivanti, ad esempio, dagli interessi passivi dei mutui o dalle detrazioni per la ristrutturazione e ancora dalle spese per l’istruzione dei figli o da quelle mediche sostenute». I Caf chiedono un intervento al governo per attivarsi a modificare la normativa anche perché «con l’acuirsi delle difficoltà economiche ed occupazionali - sottolinea ancora Canepari - registriamo un consistente aumento di questa tipologia di contribuenti», che nei fatti viene «penalizzata ulteriormente». Già due anni fa, la Consulta Nazionale dei Caf aveva affrontato la questione che non è del tutto nuova ma che si è ulteriormente aggravata in questo periodo proprio a causa del perdurare della crisi economica e quella in cui versano molte famiglie. I Caf avevano anche condiviso una possibile soluzione con l’Agenzia delle Entrate per consentire a questi contribuenti di effettuare i versamenti e ottenere il rimborso attraverso l’amministrazione finanziaria in tempi rapidi, presentando appunto il modello 730. «La proposta però non era stata recepita dal precedente governo e quindi anche questa campagna fiscale - fanno sapere dalla Consulta - si è conclusa con le modalità operative consuete». E dunque per i 400mila contribuenti in difficoltà economiche anche la beffa di dovere aspettare per due anni che arrivino i rimborsi.

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