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Data: 20/06/2013
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
Un brusco stop al percorso della filovia. La delibera suona come drammatica bocciatura di un’opera in gran parte già realizzata

Le richieste del comitato regionale Via alla Gtm non ammettono repliche: approfondimenti sull’inquinamento acustico e dell’aria, ipotesi di cambiare il tracciato della filovia. Lo screening della Gtm, dunque, non ha convinto il comitato sull’assenza di impatto ambientale. Anzi, l’organo tecnico della Regione ha dato alla stazione appaltante un mese di tempo per tornare a L’Aquila con uno studio più dettagliato che escluda rischi di sorta. È chiaro che la linea scelta dal comitato Via è sì tecnica, ma anche politica: ufficialmente si dà un’ultima chance alla Gtm di rimediare, in realtà si boccia il documento della Gestione trasporti metropolitani proprio perché l’impatto ambientale c’è già dal momento che la maggior parte delle opere è stata realizzata. Alla Gtm, invece, sono convinti di uscirne fra trenta giorni quando si tornerà davanti al comitato Via, in Comune si assicura che il mercato rionale del mercoledì non tornerà sulla strada-parco benché il cantiere sia chiuso da otto mesi e rischi di rimanerlo ancora a lungo. Nel frattempo fioccano le reazioni. Maurizio Acerbo non ha dubbi: «Il testo del verbale del comitato Via merita un’analisi di dettaglio - afferma il consigliere regionale e comunale di Rifondazione comunista - ma già posso anticipare il giudizio politico: per la Gtm e per tutti i complici dell’irregolarissimo iter autorizzativo non sono finiti i guai. Il comitato Via evidenzia che in una corretta procedura andavano predisposte proposte alternative di percorso da valutare e sono sicuro che quelle che avevo avanzato possano rappresentare una soluzione per uscire dal pantano in cui si sono messi i protagonisti di questo appalto. Che le opere realizzate siano tutte irregolari lo attesta il riferimento all’articolo 29 del Decreto legislativo 152/2006. Appare evidente che l’intero progetto debba essere sottoposto a una nuova procedura di valutazione complessiva. A questo punto la ripresa dei lavori è davvero lontanissima (se mai ripartiranno) e l’assessore Santilli può rimettere il mercato sulla strada-parco». Si fa sentire anche il Wwf che esprime «sconcerto per la posizione tenuta al Comitato Via dalla Gtm: l’ingegner Fabiani ha rivelato l’esistenza di un secondo lotto in fase di progettazione. Viene così confermato quanto sostenuto dal Wwf nella fase delle osservazioni: l’esistenza di più lotti impone una valutazione ambientale unica per l’intero progetto, è quindi necessario far ripartire l’iter daccapo. Tra l’altro è incredibile che soltanto nella riunione di ieri è saltato fuori ufficialmente un vincolo paesaggistico nell’area del capolinea a Montesilvano. Come è stato possibile approvare il progetto esecutivo e avviare i lavori (tra l’altro quasi ultimati) senza l’autorizzazione paesistica?». Per Mario Sorgentone dell’associazione Strada-parco, infine, «la decisione del comitato regionale Via ha fatto finalmente chiarezza sulla vicenda filovia. Lo stop riapre l’opera alle soluzioni che da anni proponiamo: cambiamento del percorso sulla arteria Montesilvano-via Gobetti-via Caravaggio-via Ferrari-Ponte nuovo-Tiburtina, proposta già formulata con petizione popolare notarile di migliaia di cittadini e totalmente ignorata dalla Gtm e dal Comune».

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