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Pescara, 18/12/2025
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Data: 23/06/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Sorpresa, le nostre stazioni sono pulite. Si può far meglio per i disabili e gli anziani. Al mare in treno da Alba a Termoli (la pagella delle stazioni abruzzesi)

Abbiamo ispezionato uno per uno gli scali sulla costa, croce e delizia dei turisti Ecco che cosa si trova. E i nostri consigli per viaggiare con bici, animali e bambini

La tratta Alba Adriatica- Termoli si percorre in due ore circa. A Pescara ferma il Freccia Bianca per Milano

PESCARA Parto alle sei del mattino per raccontare l’Abruzzo costiero visto da un treno. Anzi, da più treni, tanti quante sono le stazioni che dall’estremo confine nord o conducono all’inizio del Molise. Sono in tutto ventuno, gli scali ferroviari della costa: tra l’uno e l’altro, una media di 6 minuti di percorrenza ed un costo medio di un euro e 20. Ora il traffico di passeggeri è ancora ridotto. La mattina vedi solo i pendolari che viaggiano verso gli uffici, qualche venditore ambulante e il personale delle ferrovie. Tante storie , discussioni sul più e il meno che potresti origliare per ore senza stancarti. Tra poco, però, dai paesi interni e dal nord inizierà l’esodo dei villeggianti verso il mare per gli hotel e le seconde case, tante, per la stagione balneare. Cosa troveranno quei turisti che decideranno, per risparmio e comodità, di utilizzare il mezzo pubblico e su rotaia per raggiungere la spiaggia? Troveranno stazioni pulite, che non è poco. Posti più simili ad una fermata del bus che ad una stallo ferroviario, ma puliti. Luoghi con le macchinette automatiche parlanti dei biglietti, che non sostituiranno una persona, ma che aiutano ad effettuare l’operazione. Ed infine troveranno qualche barriera, di quelle architettoniche, per le quali chi usufruisce della mobilità ridotta può solo prenotare per tempo la propria salita o discesa dal treno. Al mattino, le coincidenze sulle linee Pescara-Alba Adriatica e Pescara- Termoli sono moltissime. Fino alle 8 e 30, mediamente, i treni passano uno dopo l’altro. Qualcuno è dei più nuovi, dotato di presa per la corrente, stallo per le biciclette e posti per carrozzina. Qualche altro è di qualche anno fa, si vede dal design e si sente dall’odore. Parcheggi. Per il traffico che si muove nelle stazioni, specie per quelle più piccole, i punti di sosta risultano essere in numero adeguato, per lo meno in bassa stagione. Il vantaggio delle nostre stazioni è che sono tutte vicine alla costa, e quindi basta un sottopasso e sei in spiaggia. Dove non è così, c’è una navetta che porta alla marina. A Porto di Vasto, ad esempio: un pulmino aspetta le coincidenze dei treni, poi inizia il percorso, che arriva anche all’ospedale. In quella stazione c’è del personale. Ci avvisa gentilmente che la biglietteria è automatica, che loro di ticket non ne fanno nè per Trenitalia, né per Sangritana, l’altra linea locale che serve la fascia costiera. Nelle stazioni più grandi, il parcheggio è a pagamento. A Pescara centrale ad esempio, la sosta nell’area di risulta è assicurata, ma a due euro e 50 al giorno. Insomma, chi arriva ha sempre modo di scaricare i bagagli in comodità, e chi aspetta ha sempre modo di fermarsi e pazientare l’arrivo del treno, mai in anticipo e qualche volta in ritardo. Pulizia. Le stazioni della costa abruzzese sono pulite. Non è poco. A Vasto-San Salvo c’è un addetto, lo trovo al mio arrivo che spazza e raccoglie immondizia da terra. Poi vede una coppia in difficoltà alle prese con la macchinetta automatica, li aiuta con pazienza sentendosi responsabile. Il personale che c’è, quando c’è, cerca di attivarsi il più possibile. Tanto che anche i sottopassi che conducono ai binari sono sempre ben lucidi. Fanno eccezione un paio di stazioni. A Francavilla i sottopassaggi pedonali sono presi di mira di writers e mai ripuliti, a Casalbordino sono evidenti i segni del tempo, l’intonaco è vecchio ed ammuffito, ma il sottopasso è luminoso. I cestini dei rifiuti non straripano di immondizia, anzi, sono appena stati vuotati, quasi attendessero l’arrivo di un occhio attento. Bene anche le sale d’attesa. Dove ci sono, sono tenute bene, ed un televisore appeso al soffitto segnala arrivi, partenze e ritardi. Servizi igienici. Se le stazioni sono pulite, la stessa cosa non può dirsi per i bagni. Non perché non lo siano, semplicemente perché non ci sono. Le uniche stazioni dotate di toilette sono infatti, da nord, quelle di Giulianova, Pescara, Vasto San Salvo e Termoli. Inoltre, i servizi di notte restano chiusi a chiave, perché spesso utilizzati alla meglio come giacigli di fortuna, ma quando va male anche come bersagli di vandali. I servizi igienici mancano anche nelle stazioni più nuove, come quella di Fossacesia-Torino di Sangro o San Vito-Lanciano, costruite pochi anni fa quando è stata deviata verso l’interno la linea ferroviaria. Proprio a Fossacesia un dipendente delle ferrovie ha voglia di chiacchierare. Dice che la stazione è bella e nuova, mostra che su ogni binario vi sono degli spazi chiusi per ripararsi dal freddo invernale. Sono a vetro, per poter guardare il treno in arrivo. «Ma i binari li hanno fatti corti», ammette. Vuol dire che la stazione, che lavora prevalentemente con i treni merci che trasportano i furgoni della Sevel, a malapena basta per i convogli. Lo stesso dipendente ammette che per una carrozzina è difficile raggiungere i binari, ma giustifica l’azienda: «Purtroppo in tempi di crisi bisogna risparmiare, anche se la stazione è nuova. Le fermate sono sempre più simili ad una sosta di autobus, per questo senza servizi». Biglietteria. Da Alba a Francavilla c’è un bel panorama: mare alternato a case, ville nei pressi di Pineto-Atri, città. Da Francavilla in poi c’è il tratto di costa più bello: quello dei trabocchi. Peccato che non si veda. Da Ortona iniziano a susseguirsi, proprio per effetto della nuova tratta, una serie di gallerie, e dei trabocchi non si vede più quasi nulla. Si esce alla luce quasi solo nelle stazioni, dove ad attendermi c’è la maggior parte delle volte la biglietteria elettronica. Accetta carte e spicci, dà il resto ed è di nuova generazione. Un altro ferroviere spiega che queste nuove macchine stampa-ticket ormai è difficile che vengano manomesse dai ladri. «Prima», racconta, «una macchinetta al mese veniva scassinata, ma quelle di oggi sono più difficili». In pratica contengono al loro interno una doppia cassaforte, difficile da raggiungere, e telecamere interne che fanno da deterrente. Inoltre, tutte le stazioni sono videosorvegliate. E se all’arrivo non c’è né una voce metallica né una reale? Ci sono due possibilità. O, come a Casalbordino o a Francavilla, il bar o la tabaccheria più vicina vendono i biglietti regionali, o in alternativa il biglietto si può fare sul treno, come accade alla stazione di Tollo o,in orario di chiusura della attività commerciali, ma avvisando appena saliti a bordo il capo treno. In caso contrario, se sorpresi senza biglietto o con ticket non vidimato, si rischia una multa di 50 euro. Biglietterie vere, con personale vero, ci sono solo a Pescara, Giulianova e Termoli. A Vasto-San Salvo hanno chiuso da poco, come recita il cartello «fino a nuovo avviso». Chiarezza informazioni. Tranne che a Casalbordino e Tollo, le informazioni sono ben segnalate e visibili. I numeri dei binari, gli avvisi in bacheca, le tabelle di arrivi e di partenze. A Casalbordino per la verità è la stazione a non essere per nulla indicata dalla strada, quindi difficile da raggiungere, come Montenero-Petacciato. Accessibilità. Pollice verso per l’accessibilità ai binari. O ci si va a piedi, o altrimenti la “trasferta” va organizzata. Ai binari si arriva infatti solo attraverso le scale, ed i passeggeri a mobilità ridotta, ad esempio i disabili, devono avvisare il giorno prima del loro arrivo chiamando il numero 199.89.20.21 e selezionando il numero 7. Il servizio è attivo tutti i giorni dalle 7 alle 21, festivi inclusi. In questo modo il personale di Trenitalia provvederà ad organizzare l’arrivo del treno al primo binario. Per l’imprevisto, nulla da fare, e per i passeggini? Neppure. I bambini, però, viaggiano gratuitamente fino a 4 anni e con ticket ridotto fino a 12. La tratta Alba Adriatica- Termoli si percorre in due ore circa. Pescara è lo scalo di metà strada. Con Giulianova e Vasto San Salvo, fa parte delle stazioni che ospitano anche i treni non regionali. A Pescara Centrale ferma anche il Freccia Bianca che fa Pescara-Milano in 5 ore e 2 minuti. Le più veloci, la Rossa e l’Argento, da noi non sono ancora pervenute.

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