Il blitz dei commercianti in Consiglio comunale ha costretto Carlo Masci a tornare in aula e farsi sentire. La battaglia sulla riqualificazione di corso Vittorio Emanuele è in pieno svolgimento e i negozianti interessati non intendono mollare la presa. L'hanno ribadito ieri mattina con una visita a sorpresa che ha addirittura interrotto i lavori. Erano una trentina e hanno chiesto di parlare, a nome di tutti si è espresso Aldo Marino, storico operatore commerciale, un tempo amico di Masci, oggi suo acerrimo nemico per le scelte in materia di viabilità, dal senso unico su viale Bovio all'attuale pedonalizzazione di corso Vittorio. «Un progetto - ha detto Marino - che è contro la logica e il buon senso, perché chiudere la strada più grande della città è una follia, tanto più se prima non si realizzano le infrastrutture per la viabilità alternativa. Lasciando stare il metodo seguito, cioè facendo l'appalto senza consultare commercianti e residenti, nessuno ha dimostrato come il progetto potrebbe funzionare in mancanza di un nuovo piano traffico, divenuto indispensabile se si vuol modificare così profondamente l'assetto viario del cuore cittadino. È scontato - ha concluso Marino - che se l'Amministrazione andrà avanti con un'ostinazione degna di miglior causa, non staremo a guardare, pronti anche ad assumere iniziative forti e a presentare ricorsi». Parole che fanno saltare sulla sedia Carlo Masci, il quale è piombato in aula allertato dai suoi consiglieri: «Facciamo chiarezza una volta per tutte, - ha sibilato cercando di frenare la rabbia - il progetto si farà con buona pace dei quattro commercianti che sono venuti a protestare. Corso Vittorio è invivibile, lo verifichiamo ogni giorno, è una camera a gas che vogliamo trasformare in giardino, in qualcosa degno di una città civile. I commercianti, invece, alzano barricate e si fanno strumentalizzare dall'opposizione». Le criticità manifestate dagli esercenti (unica grande strada della città, viabilità alternativa, rischio desertificazione del centro) non smontano l'ottimismo di Masci: «Proprio perché è la strada più grande e importante il corso dev'essere rimessa a nuovo, e i commercianti per primi sanno che se i cittadini possono passeggiare con tranquillità più tempo hanno per osservare le vetrine, entrare e fare acquisti senza l'assillo dell'auto in doppia fila. Quanto alla viabilità alternativa abbiamo già fatto le simulazioni al computer, verificando il traffico medio giornaliero e siamo sicuri che funzionerà, del resto la simulazione sul campo la faremo fra luglio e agosto. E poi il 5 luglio si aprono le buste e si assegna l'appalto». E subito dopo comincia la rumba fra commercianti e Amministrazione.