L’AQUILA Un investimento di 31 milioni di euro per migliorare la mobilità ferroviaria nella tratta Sulmona-Terni e risolvere le criticità connesse alla viabilità della città dell'Aquila. Il provvedimento, approvato dal consiglio comunale con una delibera, proposta dall'assessore ai Lavori pubblici Alfredo Moroni, prevede la soppressione di 14 passaggi a livello e la realizzazione di sovrappassi e sottopassi oltre a quattro posteggi di scambio ferro-ruota. I lavori partiranno subito dopo la realizzazione del progetto esecutivo e l'espropriazione dei terreni interessati e saranno possibili grazie alla convenzione tra l’ente comunale e la Rete Ferroviaria Italiana, la Provincia dell’Aquila e l’Anas. In particolare nella zona di Pile sarà realizzato un sottopasso pedonale e verrà adeguata la viabilità, anche a Sant'Elia è previsto l'adeguamento della viabilità, mentre tra Bazzano e Sant'Elia saranno costruiti un sottopasso carrabile e una strada di collegamento, oltre ad un sottopasso pedonale. A Bazzano è previsto un sottovia carrabile e di due strade di collegamento, oltre ad un sottopasso pedonale e alla sistemazione della strada interna. Infine a Onna verranno costruiti un sottovia carrabile, un sottopasso pedonale e due strade di collegamento. «L'investimento delle ferrovie dello Stato è stato fatto grazie a un opcm post sisma» ha detto Moroni. «Riducendo i passaggi a livello sarà possibile ridurre anche i relativi rischi per chi viaggia in auto». Il progetto prevede inoltre la realizzazione di quattro stazioni di scambio in punti strategici della città: San Gregorio, Onna, Bazzano, Aquilone, Sassa nucleo di sviluppo industriale. In queste zone ci saranno posteggi dove si fermeranno anche bus di raccordo con il centro. «In tal modo sarà possibile implementare il traffico locale sul treno e realizzare una vera e propria metro di superficie interna, aumentando anche il numero dei passeggeri» ha continuato Moroni. Il progetto rientra nel piano di mobilità del Comune che prevede un alleggerimento del traffico veicolare, con l'istituzione anche di bus elettrici o ibridi alle fermate ferroviarie. «Abbiamo tentato di recuperare il tempo perso per non farci sfuggire questo investimento» ha concluso Moroni.