Al via la dura lotta all'evasione. L'occhio del Fisco potrà osservare i conti correnti - Nel mirino saldi e importi dei movimenti
Movimenti e saldi dei conti correnti in banca senza più segreti per l'Agenzia delle Entrate dal prossimo lunedì. Banche, Sgr, Sim, assicurazioni e fiduciarie potranno cominciare a trasmettere all'Erario i dati relativi ai rapporti finanziari dei clienti.
La novità già programmata nell'ambito delle iniziative per rafforzare la lotta all'evasione viene ricordata dal direttore dell'Agenzia delle Entrate Attilio Befera: da lunedì - ha spiegato - . E oltretutto il nuovo sistema è a "prova di privacy": «Il garante ha detto che per poter acquisire i dati dei conti dei cittadini italiani, quei dati che riguardano la movimentazione e i saldi di inizio e fine anno, occorreva creare un sistema di interscambio autonomo rispetto a quelli attuali. Un sistema che fosse completamente separato da tutti gli altri modelli di interscambio, che fosse cioè un'infrastruttura del tipo "application to application" senza intervento di personale umano. Questo sistema da lunedì è pronto e quindi noi siamo in grado di acquisire le informazioni che ci perverranno dagli operatori finanziari».
Più in generale sul rapporto con i contribuenti, Befera sottolinea che il compito dell'Agenzia è complicato dall'eccessiva produzione di norme: «Negli ultimi cinque anni sono stati emanati 228 provvedimenti fiscali se questo lo moltiplichiamo per i 40 anni di esistenza della riforma tributaria si ha l'idea della confusione normativa».
Ma cosa cambia? In pratica ogni singolo operatore finanziario dovrà avviare la procedura di registrazione al Sid secondo le modalità descritte sul sito internet dell'Agenzia delle Entrate. Il canale Sid prevede l'interconnessione application-to-application tra sistemi informativi e apposite misure di sicurezza di natura tecnica e organizzativa.
È previsto che i dati e le informazioni relativi all'anno 2011 vengano inviati entro il 31 ottobre 2013. Quelli relativi all'anno 2012 andranno, invece, inviati entro il 31 marzo 2014. A regime, gli operatori finanziari dovranno effettuare la comunicazione annualmente e trasmetterla entro il 20 aprile dell'anno successivo a quello al quale sono riferite le informazioni.
Un successivo provvedimento del direttore dell'Agenzia individuerà i criteri per l'elaborazione di specifiche liste selettive di contribuenti a maggior rischio di evasione. I dati da trasmettere con la comunicazione integrativa annuale sono quelli identificativi del rapporto finanziario, quelli relativi ai saldi iniziali e finali del rapporto riferiti all'anno interessato dalla comunicazione e i dati degli importi totali delle movimentazioni distinte tra dare e avere per ogni tipologia di rapporto, conteggiati su base annua.
La novità è obbligata dalla legge 214/2011 e dai successivi provvedimenti del 17 aprile 2012, del 15 novembre 2012 e del 31 gennaio 2013 del Garante per la privacy.
Il Sid non trova tutti d'accordo.
Favorevoli
«È il colpo di grazia all'evasione: ora non sfuggirà più nulla, ora i conti correnti non avranno più segreti, ora ogni spesa finirà nel grande cervellone dell'Agenzia delle Entrate». Lo dice Antonello Soro, presidente dell'Autorità Garante per la Privacy a proposito del Sid, il nuovo sistema sui dati bancari che sarà usato per stilare liste di contribuenti da verificare. Nel corso di un'intervista ad Avvenire, Soro aggiunge: «Non mi basta dire che lo strumento é efficace, vado oltre: é l'unico che può funzionare. Vale infinitamente di più di tutte le incursioni a Cortina e infinitamente di più di ogni ipotesi di redditometro». Sulle ripercussioni che il nuovo sistema avrà per la privacy, Soro spiega che «potenzialmente era devastante, si entrava pesantemente nella vita dei cittadini». Questo un anno fa, mentre oggi «ogni dato viaggerà su canali blindati, il percorso che va dalla banca al grande server é totalmente automatizzato».
Contrari
«La lotta all'evasione fiscale va certamente proseguita e rafforzata in un Paese come il nostro, che ha ancora una consistente porzione di economia in nero. Ma tale lotta va condotta con metodi liberali, e non con strumenti illiberali». Lo dichiara Daniele Capezzone, presidente della commissione finanze della Camera, a proposito del Sid, personale, e non a nome del suo partito né tantomeno della commissione che presiede.