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Data: 24/06/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Fisco. Da oggi l’invio dei dati bancari. I controlli dal 2014

ROMA Partiranno non prima del 2014 i controlli fiscali contro i possibili evasori che l’Agenzia delle entrate metterà a punto grazie all’Anagrafe dei conti correnti, l’archivio istituito dal Decreto salva Italia del dicembre 2011 nel quale, a cominciare da oggi, affluiranno tutti i dati relativi ai rapporti che intercorrono tra gli italiani e gli istituti finanziari. È quanto trapela dagli uomini che lavorano intorno alla delicato dossier destinato a cancellare di fatto il segreto bancario in Italia. La road map dell’operazione sta prendendo forma in queste ore. Entro il 31 ottobre prossimo tutti gli intermediari finanziari (soprattutto banche e poste) dovranno comunicare al Sid (Sistema informatico dati) gestito da Sogei tutti i dati sui conti correnti, le movimentazioni, gli investimenti, l'utilizzo delle carte di credito e perfino delle cassette di sicurezza riferiti al 2011. Per quelli del 2012 il termine è fissato per il 31 marzo 2014 mentre per gli anni 2013 e seguenti le comunicazioni dovranno avvenire entro il 20 aprile dell'anno successivo.
I TEMPI
Entro fine estate, il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, firmerà un atto regolamentare nel quale saranno indicati i criteri in base ai quali (confrontando dichiarazioni dei redditi e movimenti finanziari), la posizione di un contribuente potrà essere giudicata sospetta. E dunque meritevole di un accertamento. Mentre novembre e dicembre saranno utilizzati per stilare (a livello di direzione centrale) le liste con i nominativi. Persone che, dall’anno prossimo, saranno chiamate a chiarire, carte alla mano, l’apparente incongruenza tra la propria dichiarazione e le disponibilità finanziarie nel corso dell’anno. Nel caso del redditometro, basta un 20% di discrepanza tra dichiarazione e volume di spese per far scattare un controllo. Quanto all’Anagrafe dei conti correnti, fanno notare i tecnici, la questione è molto più complessa e delicata ed è prematuro azzardare ipotesi. Tuttavia è certo che i dati personali che in queste settimane viaggeranno dagli organismi finanziari verso i cervelloni informatici del fisco saranno coperti dalla massima riservatezza. Lo garantisce un sistema di interscambio che si chiama Sid e che è separato da tutti gli altri sistemi. Lo stesso Garante per la privacy, Antonello Soro si è detto certo che «ogni dato viaggerà su canali blindati» parlando dell’Anagrafe come del «colpo di grazia all’evasione».
Un colpo di grazia ancora piuttosto lontano, a leggere i dati dell’ultimo rapporto di finanza pubblica della Corte dei conti. Negli ultimi 13 anni l'amministrazione è riuscita a incassare solo l'11,6% dei ruoli emessi.
I RISULTATI
Su un totale di 596 miliardi di euro da recuperare l'attività di riscossione si è infatti fermata a quota 69 miliardi circa. E negli ultimi tre anni si è registrata una battuta d'arresto, che nel 2012 ha portato a riscuotere solo l'1,9% del carico netto dei ruoli iscritti nello stesso anno. Osservano i magistrati contabili che il parlamento ha indebolito l'azione di riscossione coattiva dei tributi. E vengono citate le disposizioni che hanno limitato l'iscrizione di ipoteca sugli immobili, le possibilità di espropriazione immobiliare e la pignorabilità di stipendi e salari. Lo stesso decreto del fare appena approvato dal governo Letta spunta di molto i poteri anti-evasori di Equitalia.

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