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Data: 24/06/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Ex assessore Placidi indagato per concussione

Dai puntellamenti di Palazzo Carli alla progettazione di alcuni Map. Secondo la procura dell’Aquila, tra i due interventi, vi sarebbe un filo conduttore. E sarebbe da individuare in un personaggio che avrebbe fatto da tramite per l’avvio del primo appalto e nel secondo caso sarebbe invece entrato di persona (con una sua società) nella progettazione di Map. Il suo nome è Vladimiro Placidi, architetto ed ex assessore comunale dell’Aquila, con delega alla ricostruzione dei Beni culturali, che è stato indagato per i reati di concussione, corruzione, truffa, falso e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. La propria abitazione e l’ufficio sono stati oggetto anche di una perquisizione, nel corso della quale è stata portata via della documentazione. L’inchiesta, portata avanti dalla Direzione distrettuale antimafia dell’Aquila (il fascicolo è il 2922/12 Rgnr), è ancora nella fase delle indagini preliminari ed è partita da un presunto caso di appropriazione indebita tra due ditte, per oltre un milione di euro, operanti sui puntellamenti di palazzo Carli, per i quali i due titolari delle società sono stati nel frattempo iscritti nel registro degli indagati e i loro conti correnti sono stati bloccati dall’autorità giudiziaria che ha deciso di fare chiarezza sull’appalto milionario. Secondo l’accusa, Placidi, proprio in virtù del ruolo rivestito di assessore comunale, avrebbe fatto da tramite nell’individuazione di una società, una seconda, che avrebbe dovuto affiancare quella preesistente che a quanto pare aveva avuto difficoltà nel dare seguito ai lavori di puntellamenti. Secondo la Procura «vi sono fondati motivi di ritenere che abbia svolto operazioni di intermediazione verosimilmente previa corresponsione di compenso illecito con terzi». Gli investigatori, nei giorni scorsi, su delega dell’autorità giudiziaria, hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione dell’ex assessore comunale, dalla quale non sarebbero venuti fuori elementi utili all’indagine. A seguire gli inquirenti hanno compiuto un’altra perquisizione nello studio professionale dell’architetto, socio della società Proges. Gli investigatori hanno portato via una cartellina all’interno della quale c’erano custoditi elaborati grafici insieme a un contratto di progetto per la realizzazione di Map. Contratto firmato da una parte dallo stesso Vladimiro Placidi, quale socio della Srl, e dall’altro da una delle due società impegnate nei lavori di puntellamento del palazzo destinato ante terremoto anche a sede del Rettorato. Non è stato possibile rintracciare Vladimiro Placidi, in quanto al telefonino non ha risposto. Il suo avvocato, Fabio Alessandroni, invece, si è trincerato dietro un laconico: «Non confermo, né smentisco».

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