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Pescara, 18/12/2025
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Data: 25/06/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Lavoro, così gli sconti per chi assume giovani al Sud. Per ogni nuovo contratto a tempo indeterminato di under 29 l’azienda potrà contare su un bonus di 650 euro al mese

ROMA La ricerca continua. Tutti i ministeri economici sono mobilitati per capire come, e soprattutto dove, trovare soldi da destinare anche all’occupazione al Nord. Per ora, in attesa dei nuovi fondi europei 2014-2020, resta il miliardo recuperato dai residui dei fondi 2007-2013 vincolati al Mezzogiorno. Ma non è detta l’ultima parola. Ieri c’è stata una riunione tecnica interministeriale e oggi ce ne sarà un’altra. Intanto - anche sulla base delle indicazioni emerse in mattinata durante la riunione tra il premier Letta e i tre leader sindacali, seguita in serata da una nuova riunione sempre tra Cgil Cisl Uil e il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini - si affina la bozza del provvedimento per quanto riguarda i capitoli ”sicuri”. Nell’incontro mattutino il premier ha anche confermato l’impegno a risolvere «rapidamente» la vicenda esodati.
NEO ASSUNTI AL SUD

In totale sono a disposizione 500 milioni di euro. Il principio è: gli incentivi vanno all’occupazione incrementale con contratti a tempo indeterminato. La platea individuata è costituita dai giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni, disoccupati da almeno 6 mesi. A fronte di un’assunzione di un soggetto con questi requisiti l’azienda del Sud (8 regioni del Mezzogiorno) potrà godere di uno sgravio contributivo con un tetto massimo di 650 euro mensili a neoassunto, per una durata di 18 mesi. In realtà - ferma restando la platea - si starebbe ancora ragionando su uno sgravio costituito da un mix di strumenti: i soli contributi a carico del datore di lavoro (che sono il 23% della retribuzione lorda) più un credito di imposta pari al 50% del costo del lavoro.
Il bonus dovrebbe riguardare anche la trasformazione dei contratti a termine in contratti a tempo indeterminato. I risultati degli incentivi alle stabilizzazioni finanziati con 232 milioni dal ”salva Italia” hanno mostrato infatti che il meccanismo funziona: in pochi giorni dall’apertura del bando i fondi erano già esauriti. Anche se c’è chi sostiene che la gran parte di queste stabilizzazioni (i due terzi, per la precisione) sarebbe avvenuta comunque.
Sempre per gli under 29 del Sud ci sono 200 milioni di euro per gli stage e i tirocini della durata di sei mesi: la dote è di tremila euro a ragazzo per l’intero periodo, quindi 500 euro al mese. Il coordinamento del progetto sarà affidato a Italia Lavoro. Invitalia invece seguirà i giovani imprenditori e le cooperative nel campo culturale e dei servizi alla persona con una dote complessiva di altri 200 milioni di euro.
FLESSIBILITÀ CON MENO VINCOLI

In questo caso le misure sono a valere su tutto il territorio nazionale. Per i rinnovi dei contratti a termine si ritorna alla situazione pre-Fornero, ovvero a intervalli di 10/20 giorni. Sarà facoltà dei contratti collettivi ridurre ancora di più la pausa, anche azzerarla. La ”acausalità” passa dagli attuali 12 mesi a 18 mesi. La durata massima dei contratti, in via sperimentale fino a giugno 2015, si allarga a 48 mesi.

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